giovedì,Marzo 28 2024

Elezioni Reggio Calabria, Afi: le proposte di politiche familiari per i candidati a Sindaco

L'associazione pone l'attenzione su una serie di tematiche vanno della primarietà della casa, al ruolo del volontariato, all'adozione di stili di vita che rispettino l'ambiente

Elezioni Reggio Calabria, Afi: le proposte di politiche familiari per i candidati a Sindaco

Dall’AFi arrivano le proposte di politiche familiari per i candidati a Sindaco del Comune di Reggio Calabria. Afi è una associazione di famiglie, nata a Verona nel 1991, che crede nei valori e nei principi della famiglia come nucleo fondamentale della società (https://www.afifamiglia.it/), finalizzata a promuovere la centralità della persona ed una cultura della famiglia favorendone la partecipazione attiva nella vita sociale e politica, è apartitica e non ha fini di lucro. L’AFI oggi ha carattere di confederazione nazionale ed è presente localmente attraverso le sedi federate che operano in autonomia e coerenza nel rispetto dello Statuto nazionale.

Nella Città di Reggio Calabria l’AFI è presente dal novembre del 2003 coinvolgendo numerose famiglie e tanti simpatizzanti che prendono parte alle varie iniziative proposte nel programma annuale di attività, quali ad esempio: le Giornate della Famiglia, volte a sviluppare e promuovere le relazioni all’interno ed all’esterno della famiglia; i Cineforum, realizzati come momenti di confronto ed approfondimento su tematiche legate alla famiglia, a partire dalla visione di un film; i Convegni per la Promozione della cultura della famiglia finalizzati a far crescere la cultura della famiglia e riconoscerne le fondamentali funzioni sociali svolte nella costruzione del benessere di tutta la comunità locale e l’importanza come luogo nel quale si sviluppa una relazione unica, in grado di realizzarci pienamente come persone, cittadini, genitori e figli.

L’Associazione intende, in spirito di collaborazione propositiva, fornire ai rappresentanti politici locali linee di riflessione e di tendenza sintetizzati in 10 punti per stimolare l’adozione di alcuni principi metodologici fondamentali che esplicitamente vedano la famiglia al centro della politica, per fare di ogni nostra città una città a misura di famiglia. La Famiglia, per le innumerevoli funzioni che svolge nei confronti dei suoi membri e verso l’esterno, deve essere considerata a pieno titolo un attore delle politiche sociali. Occorre, quindi, superare un’impostazione di tipo assistenziale e di intervento sulle singole problematiche adottando, invece, una innovativa politica di prevenzione e promozione considerando la Famiglia come risorsa e bene comune per la società locale e ribadendo la centralità e la insostituibilità del suo ruolo di soggetto sociale attivo.

È necessario, pertanto, promuovere la diffusione ad ogni livello di una cultura che riconosca la famiglia come un fondamentale soggetto sociale, per trasformarla da semplice fruitrice passiva a protagonista attiva nella vita della città. Per diffondere una nuova cultura della Famiglia occorre prevedere l’organizzazione, anche in partenariato con soggetti del terzo settore, di percorsi formativi che, da un lato, consentano alla Famiglia di affrontare i diversi momenti di criticità (sulla genitorialità, l’adolescenza, la vita di coppia, etc.) e, dall’altro, siano rivolti agli amministratori ed ai funzionari che hanno l’onere della corretta definizione delle delibere e dei regolamenti relativi alle politiche familiari.

I principali ambiti di cura cui una famiglia assolve durante il suo normale ciclo di vita sono principalmente la cura dei figli (infanzia e adolescenza), degli anziani e delle persone con disabilità e/o non autosufficienti. Tuttavia occorre superare il tradizionale approccio settoriale (anziani, minori, disabili, adulti in difficoltà, ecc.), considerando la Famiglia come nucleo unitario, sia pure complesso e in continua trasformazione nelle sue fasi del ciclo di vita, dove i bisogni dei singoli componenti interagiscono tra di loro e devono quindi trovare soluzioni che tengano conto della complessità della situazione familiare.

Per riconoscere l’impegno economico sostenuto dalle Famiglie per la crescita ed il mantenimento dei figli, anche e soprattutto in situazioni di particolare vulnerabilità, si propone l’introduzione del Fattore Famiglia Comunale, che è basato su una valutazione dei carichi familiari fondata su diverse dimensioni legate al bisogno e consente di calcolare un indice di equità familiare ponderato in base al rapporto percettori di reddito/membri a carico. L’attività delle associazioni e del volontariato deve essere riconosciuta, valorizzata, promossa e sostenuta, così come va incoraggiata la nascita di nuove realtà in particolare nel mondo giovanile e la creazione di reti informali di solidarietà e di prossimità tra le famiglie all’interno dei quartieri, in modo da produrre Community Care.

La Casa è un bene primario indissolubilmente legato alla Famiglia. L’Amministrazione comunale deve quindi fare tutti gli sforzi possibili per realizzare una politica della casa che tenga conto principalmente delle reali esigenze della popolazione residente con un riguardo tutto particolare per la Famiglia. Le politiche familiari non si esauriscono nelle politiche sociali, ma comprendono tutti gli aspetti della vita amministrativa (scuola, educazione e formazione, arredo urbano, tariffe, tasse, trasporti, qualità della vita, sicurezza, salute, ecc.).

Per contrastare l’emergenza legata ai cambiamenti climatici, le famiglie sono il primo nucleo della società con cui l’amministrazione comunale può allearsi per proporre, nel proprio territorio di competenza, nuovi stili di vita più rispettosi dell’ambiente.
La qualità e l’efficacia degli interventi a livello territoriale devono essere costantemente monitorati per poter eventualmente rivedere le politiche adottate, introducendo anche la sperimentazione di modelli di Valutazione di impatto familiare dei provvedimenti adottati.

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