mercoledì,Aprile 24 2024

Nomina Zucatelli, Repaci: «Il nostro futuro vogliamo deciderlo noi»

Il sindaco di Campo Calabro non ci sta: «on posso che esprimere la mia indignazione. Ed a quanti dicono che “ … è la politica …” rispondo che oramai la misura è colma e che io mi sono impegnato in un servizio “pubblico” per servire la gente e non “la politica”»

Nomina Zucatelli, Repaci: «Il nostro futuro vogliamo deciderlo noi»

«Di ritorno dalla manifestazione di ieri , nella quale avevamo chiesto al Governo una interlocuzione circa la nomina del nuovo commissario al piano di rientro della sanità in Calabria, ci è giunta fulminea la notizia della nomina del Dott. Zuccatelli».

A scrivere è il sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci che da medico e da primo cittadino ha voluto commentare una nomina che sta facendo molto discutere.

«Potrei commentarla in ragione di ciò che per la mia professione conosco, ma non lo faccio. Rilevo invece come ancora una volta la Calabria ed i suoi cittadini siano stati umiliati e sottomessi ad una logica sprezzante ed irridente dettata da chi appollaiato su una poltrona sulla quale è capitato per caso evidentemente ieri sera ridacchiava a vedere le immagini di quattrocento Sindaci schierati davanti alla Prefetture per chiedere null’altro che di essere coinvolti nelle forme possibili in una decisione che riguarda non più l’organizzazione sanitaria ed i suoi bilanci, ma, in questa particolare contingenza, oramai le vite di centinaia e centinaia di persone.

E che se è vero che i Comuni sono il primo presidio della democrazia non possono esserlo solo per fronteggiare le epidemie, le alluvioni, le frane e i terremoti o per imporre balzelli ai cittadini. Come Sindaco e come calabrese non posso che esprimere la mia indignazione. Ed a quanti dicono che “ … è la politica …” rispondo che oramai la misura è colma e che io mi sono impegnato in un servizio “pubblico” per servire la gente e non “la politica”. Nel generale silenzio di un consiglio regionale oramai sciolto ma attento a riposizionare i pezzi per la nuova campagna elettorale la solitudine della nostra terra si è fatta insopportabile. Tutti quelli che oggi urlano e strepitano avranno fra qualche mese la possibilità di scegliere il nuovo governatore ed il nuovo consiglio regionale. Sarà quella l’occasione per dimostrare che non siamo terra di conquista, e che il nostro futuro vogliamo deciderlo noi».

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