giovedì,Marzo 28 2024

Piove sull’allagato. Reggio, rassegnata, sprofonda tra i cumuli di spazzatura

Incuria, mancata manutenzione e incapacità di una classe dirigente, da decenni, non in grado di gestire l'ordinario. Figurarsi di affrontare le grandi sfide del futuro

Piove sull’allagato. Reggio, rassegnata, sprofonda tra i cumuli di spazzatura

Difficile tenere fuori la strumentalizzazione politica dall’analisi di quanto sta avvenendo a Reggio colpita da violente precipitazioni metereologiche. Ma non si può neanche continuare a trattare i reggini come cittadini di serie c non in grado di intendere e di volere, né si può sempre scaricare la colpa di quello che succede sulle precedenti amministrazioni, sull’anno bisestile, sulla Regione, sull’Europa o sulla crisi economica del ’29.

Cominciando dal principio. Ma chi è che attiva il meccanismo dell’allerta meteo? Sostituitelo perché non ci capisce nulla. Chiude le scuole quando c’è il sole e manda tutti allo sbaraglio quando si dovrebbe stare a casa. Sono protocolli che si attivano in automatico sui bollettini della protezione civile? Cambiate i protocolli perché non funzionano e si continuano a fare solo magre figure e, ancor peggio, a mettere a repentaglio la vita dei cittadini.

In secondo luogo: nessuno dica che si tratta di un evento eccezionale. Governi e amministratori sarebbero comunque chiamati a saperli gestire, ma qui di eccezionale non c’è nulla.  Gli allagamenti avvengono sempre negli stessi punti, i tombini e i canali di scolo non funzionano e la manutenzione stradale è praticamente inesistente. Nulla o quasi è stato fatto per prevenire fenomeni di questo tipo, sperando soltanto nella consueta buona stella che fin qui ci ha protetto.

Terzo: la spazzatura che naviga per le strade e che trasforma ancora di più la città in un agglomerato urbano da terzo mondo è inconcepibile prima ancora che ingiustificabile. Non doveva essere corretto il meccanismo della differenziata? Non dovevano essere aperte nuove isole ecologiche? Quando? Alla fine del terzo tempo? Perché qui sei anni non sono bastati a fare nulla. Che qualcuno dica almeno quanti ce ne vorranno. Dieci? Cento? Non si risolverà niente mai? Nell’ultimo e più probabile caso non fate pagare la tassa ai reggini che non godono di alcun servizio di smaltimento rifiuti da tempo immemore, invece di essere puntuali esclusivamente con bollette e cartelle esattoriali.

Ovviamente lo stato di incuria e abbandono in cui versa Reggio non sono sicuramente soltanto frutto dell’Amministrazione guidata da Giuseppe Falcomatà e coinvolgono direttamente quelle precedenti che hanno ridotto possibilità economiche dissipando risorse a causa delle ormai notissime vicende. Per quota parte anche le varie Amministrazioni regionali, di ogni colore politico, non hanno aiutato a risolvere nessun tipo di emergenza. Ma dire “tutti responsabili” per arrivare a dire “nessun responsabile” non funziona più. E’ ormai palese a tutti che da decenni la classe politica prodotta da questa città non è all’altezza, neanche lontanamente, dei compiti e delle responsabilità che le vengono affidati. Ammetterlo e mettersi al lavoro sulle soluzioni potrebbe essere un inizio.

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