mercoledì,Aprile 24 2024

Rinvio del voto, Spirlì se ne lava le mani e chiama in causa la maggioranza

Il presidente ff rispondento alle pec inviate da Pd e Dp conferma la data del 14 febbraio ma si dice disponibile a valutare una richiesta unanime del Consiglio regionale che si riunirà di nuovo il 29 dicembre

Rinvio del voto, Spirlì se ne lava le mani e chiama in causa la maggioranza

Si chiude con un nulla di fatto il carteggio tra i rappresentanti dei gruppi di minoranza e il presidente f.f. Nino Spirlì. Pd e Dp, tramite i consiglieri Carlo Guccione, Giuseppe Aieta e Domenico Bevacqua avevano inviato due distinte pec per chiedere il rinvio delle elezioni fissate al 14 febbraio e comunque di conoscere le modalità con le quali il governo regionale abbia intenzione di garantire il voto in sicurezza a tutti i calabresi, compresi scrutatori e cittadini più fragili, nonché a tutti quei soggetti che si troveranno in isolamento domiciliare per aver contratto il Covid.

Il presidente Spirlì ha risposto difendendo la scelta operata a suo tempo all’interno della finestra elettorale prevista dal governo e di aver avviato le interlocuzioni necessarie con il Ministero degli Interni in ordine alle modalità di svolgimento del voto.

L’esponente della Lega ha poi precisato che rimane naturalmente aperto al confronto con il Consiglio regionale che potrà suggerire ulteriori modalità perché in Calabria si possa votare nella massima sicurezza o, anche, all’unanimità chiedere un rinvio ad altra data. Dichiarazioni che hanno provocato la replica del capogruppo Pd, convinto che Spirlì sia «ostaggio della sua maggioranza».

In buona sostanza il presidente rimane fermo sulla data del 14 febbraio, ma consapevole dei rischi in atto, per valutare un rinvio vuole che la richiesta non sia soltanto dell’opposizione, ma di tutti i consiglieri regionali. E, al momento, il centrodestra vorrebbe invece andare al voto convinto di poter sfruttare la situazione di vantaggio sulla coalizione opposta che continua a dividersi ai tavoli del confronto. E l’ultima rottura con Carlo Tansi potrebbe essere davvero definitiva.

L’Assemblea regionale che tornerà a riunirsi il prossimo 29 dicembre per approvare il bilancio di previsione dovrebbe nuovamente affrontare il tema. Anche se molto dipenderà concretamente dall’andamento del contagio e dalle eventuali decisioni del governo nazionale che nella primavera scorsa decise di rinviare diverse competizioni regionali proprio per evitare rischi per la salute dei cittadini.

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