giovedì,Aprile 25 2024

Motta San Giovanni, Mallamaci: «Unità in consiglio per il bene dei cittadini»

Il consigliere comunale: «Serve una battaglia ferma e decisa che coinvolga l’intero consiglio e consideri come positivi e non di controparte i contributi che provengono dai cittadini e dal mondo associativo»

Motta San Giovanni, Mallamaci: «Unità in consiglio per il bene dei cittadini»

«Un paio di giorni fa il nostro Sindaco ha annunciato la lieta notizia che “dal prossimo venerdì (22u.s) sarà nuovamente garantito il servizio prelievi. I medici di famiglia garantiranno i prelievi e gli operatori della polizia municipale consegneranno le provette presso il laboratorio di analisi del Polo sanitario di Reggio”. La domanda sorge spontanea – si chiede il consigliere comunale Mimmo Mallamaci -come si fa ad essere così approssimativi su un tema tanto delicato e che sta particolarmente a cuore dei nostri compaesani?

La normativa vigente in materia stabilisce che i prelievi possono essere realizzati solo se la struttura è dotata di almeno un addetto abilitato ai prelievi ematici e che gli stessi possono essere trasportati solo ed esclusivamente da autovetture che posseggono particolari autorizzazioni. Inoltre i medici di base, non essendo dipendenti ASP, ma disciplinati mediante convenzione definita da un contratto nazionale possono espletare tale servizio (a loro va comunque e sempre il nostro più sentito grazie, soprattutto in questo periodo di particolare emergenza pandemica) solo a seguito di apposito accordo sindacale e con delle coperture di tipo assicurativo sia per sé stessi che per i pazienti.

In tutto questo c’è però una buona notizia riguardo all’ addetto abilitato ai prelievi ematici, infatti, pare ci sia la volontà, da parte dell’ASL di deliberare che una unità per due giorni la settimana presti la propria attività a Motta, 

Inoltre sempre il Sindaco “… è stata già avviata un’importante interlocuzione che porterà a nuove prestazioni specialistiche e ad un importante centro vaccini anti Covid”, ma purtroppo anche in questo caso fumo negli occhi. Al momento negli ambulatori dell’ASP manca l’elemento essenziale di un centro polispecialistico ossia gli specialisti: deve ancora essere espletato il relativo bando di 1000 ore e i tempi non saranno certamente brevi.

Purtroppo da oltre venti anni manca la figura professionale dell’infermiere, da quasi due mesi manca la geriatra, sono assenti le figure specialistiche del medico legale, la pediatria, l’oculistica, la dermatologia e mancano le attrezzature per poter effettuare alcuni esami specialistici (a titolo di esempio ecocardio, ecografia ginecologica, etc.). 

Quanto detto si commenta da sé -conclude Mallamaci -però mi si consenta solo una battuta: la parola è d’argento, ma il silenzio è d’oro, soprattutto quando gli argomenti vertono su un terreno delicato e sono molto cari alla cittadinanza che su di essi ha sviluppato un’attenzione e una sensibilità indiscussa. È necessaria, a mio avviso, una battaglia ferma e decisa che coinvolga l’intero consiglio comunale e che consideri come positivi e non di controparte i contributi che provengono dai cittadini e dal mondo associativo».

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