giovedì,Aprile 25 2024

Polistena, Policaro: «Le mie dimissioni un gesto fortissimo»

L'ex primo cittadino su Facebook: «Bisogna tenere lontano dal Comune sciacalli, affaristi e mafiosi»

Polistena, Policaro: «Le mie dimissioni un gesto fortissimo»

«Il 29 gennaio scorso ho rassegnato le dimissioni dalla carica di sindaco, ruolo che mi avete assegnato appena cinque mesi fa con un larghissimo consenso popolare. Non smetterò mai di ringraziarvi per questo, così come ricorderò per sempre il vostro calore che dal giorno in cui ho rassegnato le dimissioni ad oggi, mi avete manifestato. Tantissime persone, pur comprendendo il mio disagio, mi hanno chiesto di ripensarci». Così in un post su Facebook l’ormai ex primo cittadino di Polistena Marco Policaro.

«Ringrazio i Sindaci della “Città degli Ulivi” che attraverso un documento mi hanno chiesto di ritirare le dimissioni. Nell’ultimo Consiglio Comunale ho toccato con mano la solidarietà del mio gruppo politico e di tante espressioni della società civile che hanno dato testimonianza della mia onestà e totale estraneità alla ndrangheta da cui ho sempre preso le distanze con azioni e atti concreti. Purtroppo però l’operazione Faust ha coinvolto un mio strettissimo congiunto. Ed è questa circostanza che non mi rende nelle condizioni di poter continuare il mio mandato con tranquillità e serenità. Un primo cittadino ha il dovere di sgombrare ogni dubbio e di dare l’esempio a tutte le nuove generazioni che debbono crescere sempre e comunque con profondi ideali di legalità e di giustizia aborrendo ogni forma di condizionamento mafioso».

«Dal primo istante ho pensato, a differenza di altri che in questi venti giorni non hanno perso tempo per colpire inutilmente l’Amministrazione senza nessun rispetto per la mia persona, che le mie dimissioni fossero una farsa. Sapevo già che non sarei tornato indietro. Il mio è stato e rimane un gesto fortissimo, un segno di diversità politica, una sfida alla mafiosità diffusa che spesso si annida nel retroterra culturale e finisce per sconvolgere anche chi mafioso non è.

Non accade spesso che un politico non indagato lasci il proprio incarico. In Calabria siamo abituati al contrario. Eppure noi siamo a Polistena e la scuola del Partito Comunista Italiano, dalla quale provengo orgogliosamente, mi chiama a dover pensare prima all’interesse generale che al mio piccolo spazio personale. La ragione è semplice. Entriamo nelle istituzioni per servire esclusivamente gli interessi del popolo onesto e per dare continuità a questa linea di pensiero che comprende la storia antimafia di Polistena. Anche per tali ragioni occorre che in questa fase io faccia un passo indietro affinchè “noi Polistena” ne possiamo compiere due in avanti».

«In questi giorni stiamo attraversando una nuova emergenza rifiuti che purtroppo non dipende dal Comune ed investe tutti, si potrà uscire tra qualche settimana quando gli impianti di smaltimento cominceranno a funzionare. Sul fronte antiCovid auspichiamo che la campagna vaccinale abbia i suoi effetti positivi nel tempo anche a Polistena. Ci sono solo 14 casi attivi e la fase acuta al momento è superata. Fra qualche giorno si insedierà il Commissario Prefettizio a cui auguro un buon lavoro pur sapendo che la continuità politica della rappresentanza e la stabilità amministrativa siano sempre un valore aggiunto.

Il tempo del Commissario sarà breve e sono certo che presto si riprenderà il cammino della normalità senza troppi problemi. Infatti, il lavoro compiuto finora merita di proseguire e di essere portato avanti solo da chi nel tempo, a differenza degli sciacalli che vorrebbero affossare Polistena a prescindere da chi la amministra, continua a voler bene a questa città ed a questo popolo».

«Bisogna sempre tenere lontano dal comune sciacalli, affaristi e mafiosi come sempre abbiamo fatto. Sono sicuro che questa mia scelta – ribadisco – mia decisione sarà compresa. Si tratta di un atto non comune di generosità verso Polistena che rafforzerà la coscienza democratica e gli anticorpi antimafia che ci differenziano e – sottolineo anche questo – da altri Sindaci e comunità non distanti da noi».

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