giovedì,Aprile 25 2024

Rinvio elezioni, Nesci: «Un fatto anomalo. Si alzi la voce»

Il commissario reggino di Fratelli d'Italia: «Non asseconderemo giochi di palazzo costruiti a Roma col rischio di ricaduta sui calabresi»

Rinvio elezioni, Nesci: «Un fatto anomalo. Si alzi la voce»

«Il rinvio delle elezioni in Calabria sicuramente è un fatto anomalo rispetto alle altre competizioni amministrative degli altri comuni. La Calabria, dopo la morte della sua presidente Santelli, è ingessata, immobile ed incapace di affrontare funzionalmente le grandi sfide sociali ed economiche alle quali è chiamata». Così in una nota il commissario reggino di Fratelli d’Italia Denis Nesci.

«I consiglieri regionali congedati, le commissioni ferme al palo; perché in questo regime amministrativo, sono consentiti solo atti indifferibili ed urgenti; uno stallo insopportabile per altri 8 mesi. Come può una regione come la Calabria, che non gode sicuramente di infrastrutture adeguate, che ha un tasso di disoccupazione elevato, che ha un sistema sanitario commissariato da anni e che è il peggiore dell’Italia (non certo per i medici ed il personale sanitario che rappresentano un’assoluta eccellenza), guardare al futuro con la consapevolezza di ripartire con forza e risolutezza? Si sta combattendo una pandemia e l’unica arma che abbiamo è il vaccino, ma sulla campagna di somministrazione siamo l’ultima regione d’Italia con il 59,6% di dosi effettuate».

«Dai dati del governo risultano 193.580 dosi consegnate e 115.433 somministrate; vorrei capire di chi sia la responsabilità? La Calabria è una regione che tra qualche mese potrebbe concentrare la sua ripartenza nel settore turistico, viste le caratteristiche che la natura ci ha regalato, ma non lo potrebbe fare con questo ritmo di lavoro. Si deve alzare la voce e chiedere al Governo di predisporre iniziative a tutela del tessuto produttivo ed economico – una su tutte la piena funzionalità legislativa del Consiglio –  pretendendo che i fondi per la Calabria del recovery plan siano frutto di un percorso dal basso, nato da un dibattito politico, che possa adeguare tali interventi alle esigenze reali dei calabresi».

«Si deve alzare la voce superando anche lo steccato politico che vede al Governo centrale una composizione multiforme di partiti che non hanno una visione comune. Come Fdi abbiamo chiesto fiducia ai calabresi per poter risollevare la Calabria dalla palude in cui era finita dopo la gestione del centro sinistra, pertanto, restiamo coerenti e vogliamo mantenere l’impegno preso. Non asseconderemo giochi di palazzo costruiti a Roma col rischio di ricaduta sui calabresi. Si cambi passo confrontandosi con il Governo con pari dignità, senza subire le scelte poco gratificanti per la nostra terra. E se così non fosse, qualcuno si assuma la responsabilità con i calabresi» ha concluso Nesci.

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