giovedì,Aprile 25 2024

Sbocco fondi Decreto Reggio, Falcomatà: «La prima opera da ultimare sono le bretelle del Calopinace»

Il sindaco nel corso del focus sull’utilizzo dei nuovi finanziamenti: «Infrastruttura strategica per collegare il centro della città con le zone collinari»

Sbocco fondi Decreto Reggio, Falcomatà: «La prima opera da ultimare sono le bretelle del Calopinace»

Una riunione per verificare lo stato dell’arte della programmazione in corso e comprendere che cosa manca  e quindi cosa inserire nelle nuove forme di finanziamento: in particolare il Recovey fund ed il Pon metro 2021/2027. È il tema de “Il futuro è adesso”, lunga riunione in corso da stamattina a palazzo San Giorgio che vede in primis il sindaco Giuseppe Falcomatà insieme a rup, dirigenti, tecnici e assessori. Un focus di approfondimento tecnico sulle linee di finanziamenti attive e sui progetti in corso di realizzazione.

«L’obiettivo – spiega il primo cittadino – è di non fare interventi laddove già esiste una pianificazione e colmare il gap infrastrutturale di servizi nelle zone dove ad oggi non esistono dei lavori. Pianificazione, programmazione e non sovrapposizione dei progetti e guardare al futuro utilizzando al meglio tutte le fonti di finanziamento che arriveranno da qui alle prossime settimane. Le opere stanno andando avanti. Il programma di rendicontazione della spesa sta procedendo abbastanza velocemente al netto di alcune problematiche tecniche ma ringrazio tutti perchè la macchina comunale sta dando il meglio di sé nonostante esigue risorse.  Si pensi che ogni responsabile del procedimento ha circa 15/20 lavori da portare avanti. Non è facile seguirli tutti ed essere al passo con l’Unione europea».

Decreto Reggio

Una delle risposte più attese è quella del «Decreto Reggio finanziato – ricorda Falcomatà – con quattro leggi diverse, due di queste leggi sono perfettamente funzionanti e ci consentono di avere la cassa per andare avanti con i lavori. Faccio l’esempio del nuovo parco ludico di Vito che da qui a qualche tempo sarà possibile usufruirne.

I finanziamenti previsti alle altre due leggi sono bloccati perchè nel corso degli anni passati, mi riferisco a circa 10 anni fa, sono mancate delle rendicontazioni. Risulta una differenza tra le risorse che dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarebbero arrivate al Comune e quelle rendicontate dal Comune. Questo blocca tutti i progetti che sono nelle due linee di finanziamento.

Si è trovata la soluzione con lo stesso ministero: anziché fare una convenzione unica per il riavvio delle  opere rientranti in queste due linee di finanziamento si procederà singolarmente opera per opera, fino ad arrivare al tetto massimo che è nella disponibilità del ministero. La prima opera sulla quale ci siamo concentrati e sulla quale ho dato una delega speciale sono le bretelle del Calopinace. Un’opera essenziale, un’infrastruttura strategica per collegare il centro della città con le zone collinari».

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