giovedì,Aprile 25 2024

Metropolitana di superficie, Falcomatà: «Una scelta che cambierà il volto della città»

Cento milioni di finanziamento Cipe, uno studio di fattibilità. Ma dopo sei anni che cosa è stato fatto per realizzarlo?

Metropolitana di superficie, Falcomatà: «Una scelta che cambierà il volto della città»

Il progetto MMS (Metropolitan mobility system) era stato promosso dall’assessorato ai Trasporti e Mobilità della città dello Stretto ed parte essenziale dell’agenda regionale per la programmazione 2014-20. Ma che fine ha fatto, ne abbiamo traccia? Abbiamo recentemente chiesto notizie al sindaco Giuseppe Falcomatà.

 «È un progetto di circa 100 milioni nei finanziamenti Cipe, con ente di confronto la Regione Calabria. Su questo esiste già uno studio di fattibilità che delinea il percorso dove cioè questo anello dovrebbe snodarsi ossia i luoghi “cuore” della città: la stazione, l’aeroporto, l’università, il centro direzionale ed il palazzo di giustizia. Va scelta l’infrastruttura: cioè se deve essere una sorta di anello sopraelevato oppure una struttura più bassa come in altre città come Venezia, Bologna o Perugia che è stata una delle prime. Però naturalmente non è una scelta di poco conto: è un confronto che vogliamo avviare con la città».

Facendo un passo indietro il primo cittadino ricorda «Nella passata consiliatura era stato avviato un confronto con gli ordini professionali, in particolare con quello degli architetti e degli ingegneri. Adesso vogliamo coinvolgere l’università e gli enti camerali perché ben si comprende come non sia una scelta di poco conto: è una decisione che cambierà il volto della città anche sotto il profilo estetico e urbanistico. È una struttura essenziale che rivoluzionerà la mobilità ed il modo di muoversi in città, ma, nello stesso tempo, è un’infrastruttura più o meni impattante e non può essere solo una scelta demandata alla politica o alla giunta ma deve essere condivisa con tutta la cittadinanza».

Ricapitolando ci sono 100 milioni di finanziamento, c’è uno studio di fattibilità, (così afferma il primo cittadino)  ma la volontà di realizzarla c’è? La domanda è lecita perché ben sappiamo che quando un progetto diventa fondamentale si coglie chiaramente che l’attenzione è su di esso focalizzata. L’ultimo e più chiaro esempio è il “Waterfront”. Un’opera non pensata dall’attuale amministrazione ma portata avanti, certo con modifiche, con perseveranza per far riallacciare alla città il rapporto col mare. Sicuramente il sindaco vorrà essere ricordato per il Waterfront. Ma la metropolitana è un’altra cosa. Perché è vero che cambierebbe il volto della città, ma quanto lavoro sarebbe necessario? Quante strade dovrebbero essere chiuse, cambiate, sistemate, interrotte. E sappiamo che i reggini fanno fatica ad abituarsi al nuovo e la perdita di consensi non è anelata da nessuna amministrazione. Peccato però che il beneficio sarebbe davvero grande per un città, come quella dello Stretto, che vorrebbe viverlo il futuro.

top