martedì,Aprile 23 2024

Brogli elettorali, Modafferi: «Al di là della giustizia c’è la questione morale»

Il coordinatore di Ancora Italia Calabria scrive al vicesindaco Perna: «I fatti commessi sono evidenti, anche per ammissione dei diretti interessati»

Brogli elettorali, Modafferi: «Al di là della giustizia c’è la questione morale»

«Reggio Calabria si è perso sia il senso della Legalità che quello della Moralità.  Per una sana ed efficace amministrazione è necessario rifarsi, prima che al principio della legalità, a quello della moralità». Parte da questo assunto la lettera che, qualche giorni fa, il coordinatore regionale di Ancora Italia Calabria, Giuseppe Modafferi ha inviato al vicesindaco di Reggio, Tonino Perna.

Nella missiva Modafferi, a proposito delle vicende giudiziarie che hanno investito l’ente sottolinea: «La giustizia ha i suoi tempi, le sue fasi d’indagine e processuali, ogni cittadino/amministratore ha diritto a tre gradi di giudizio e ad essere ritenuto innocente sino ad una sentenza definitiva; i tempi della giustizia non sono brevi, in media un processo penale nei tre gradi dura, se va bene, 5 anni.

Ma, al di là della qualificazione giuridica di un fatto come legittimo, diversa è la sua considerazione sul piano della moralità. Una persona che si assume la responsabilità di amministrare la cosa Pubblica ed ottiene la fiducia dei cittadini prima che agire nell’ambito delle leggi ha l’obbligo di seguire una linea di condotta ineccepibile. Nei casi contestati a Reggio Calabria a vari personaggi dell’attuale maggioranza i fatti commessi sono evidenti, anche per ammissione dei diretti interessati, e se il soggetto coinvolto fosse animato da spirito di servizio dovrebbe spontaneamente mettersi da parte; un’azione immorale lede il rapporto di fiducia con i cittadini limitando la forza politica necessaria per poter ben amministrare».

«Ci sorprende invece il tentativo di eludere e sminuire fatti oggettivamente gravi da parte della maggioranza reggina – chiude Modafferi – Molti e ripetuti sono i fatti evidenziati da più parti politiche e comitati civici che si discostano dalla morale, a fronte di tali fatti gravi sarebbe utile avviare azioni all’interno del Consiglio per verificarne la gravità, dare inizio un’opera di trasparenza e mettere in atto tutte quelle azioni di controllo e verifica per far sí che i gravi fatti accaduti e che continuano ad accadere, non abbiano modo di ripetersi in futuro. Si enfatizzava nel 2014 “Palazzo San Giorgio Casa di Vetro” come impulso alla trasparenza, l’adesione alla Carta di Pisa come base etica e si proponeva un´Autorità Garante la Trasparenza, sono rimasti solo vuoti proclami?».

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