martedì,Aprile 23 2024

Piani di zona, coinvolto il Terzo settore nei tavoli tematici. L’assessore Delfino spiega come partecipare

«Sono uno strumento fondamentale per la realizzazione di politiche mirate ad individuare ed intervenire per lo sviluppo di un sistema di rete dei servizi socio-sanitari sul territorio»

Piani di zona, coinvolto il Terzo settore nei tavoli tematici. L’assessore Delfino spiega come partecipare

L’assessore comunale al Welfare Demetrio Delfino ha fatto sapere che «l’ambito territoriale del Comune di Reggio Calabria intende avviare il percorso di progettazione partecipata per la stesura del “Piano di zona 2020-2022” e, al tal fine, invita i soggetti del Terzo settore interessati a manifestare il proprio interesse alla partecipazione ai tavoli tematici di concertazione, definiti per ogni area di intervento. Le domande, debitamente compilate dovranno pervenire, entro le ore 12 del prossimo 19 aprile, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]».

Delfino ha spiegato poi che «è un grande esempio partecipativo che sta a sottolineare l’importanza che rivestono, per l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, i Piani di zona la cui realizzazione è fra le priorità individuate dal settore Politiche sociali. Questi sono uno strumento fondamentale per la realizzazione di politiche mirate ad individuare ed intervenire per lo sviluppo di un sistema di rete dei servizi socio-sanitari sul territorio. Per questo motivo, la loro stesura ha necessariamente bisogno di un’ampia condivisione capace di coinvolgere quante più sensibilità e professionalità possibili in tavoli tematici indispensabili ad individuare e delineare priorità d’intervento ed obiettivi strategici».

Detto questo, l’assessore Delfino ha specificato che «ci rivolgiamo a tutti gli enti del terzo settore che possano offrire un contributo fattivo nell’elaborazione di linee guida per la soluzione di problematiche relative a minori, famiglie e donne in difficoltà, disabili, anziani, povertà, disagio sociale, dipendenze ed immigrati. In particolar modo, saranno chiamate a partecipare le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, enti filantropici, imprese e cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni ed altri enti di carattere privato diversi dalle società. Insomma, l’intero variegato mondo del sociale che, da sempre, è impegnato a cooperare con l’amministrazione comunale per alleviare i disagi e individuare i percorsi migliori da intraprendere nell’organizzazione e nella promozione di politiche destinate ai più deboli, fragili e bisognosi».

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