giovedì,Maggio 15 2025

Mozione “Più Recovery per il Sud”, “Primavera democratica” stigmatizza l’astensione della Iatì

Filippo Burrone: «Non si è accorta che è in gioco il futuro del nostro territorio. Non possiamo permetterci, come avvenuto in passato, di perdere questo treno»

Mozione “Più Recovery per il Sud”, “Primavera democratica” stigmatizza l’astensione della Iatì

Il consigliere comunale Filippo Burrone di “Primavera democratica”, stigmatizza la presa di posizione dell’esponente di minoranza Filomena Iatì, circa la mozione “Più Recovery per il Sud”. «È davvero incomprensibile – afferma Burrone – l’astensione della consigliera Filomena Iatì sulla mozione approvata in commissione Bilancio per chiedere l’aumento della quota del Recovery Fund da destinare al Sud. Sul Recovery si gioca il futuro del nostro territorio. Oggi la sfida vede coinvolte le future generazioni. Non possiamo permetterci, come avvenuto in passato con lo scippo dei fondi Fas, di perdere questo treno. Tutti lo hanno compreso fuorché la Iatì, arroccata evidentemente su posizioni personalistiche contro uno o contro l’altro, ma non certo a favore dei cittadini reggini e meridionali che reclamano maggiore attenzione da parte del Governo.

La mozione approvata dalla maggioranza dei consiglieri, compreso il leader del centrodestra e già candidato sindaco Nino Minicuci, dimostra come la partita non conosca colore politico. È una battaglia – avverte – che ognuno di noi deve combattere perché al Mezzogiorno vengano finalmente riconosciuti quei diritti e quella dignità fino ad oggi troppo spesso negati. Non ce lo inventiamo noi che il 37% delle risorse riservate al Meridione non sia sufficiente ad assottigliare le differenze che esistono fra i due lembi del Paese. Anche lo Svimez, sposando la causa dell’Anci e di numerosi amministratori del Sud, sottolinea come addirittura il 60% delle risorse non basterebbero ad eliminare le disuguaglianze fra Settentrione e Meridione d’Italia. Soltanto la consigliera Iatì, con la sua astensione, dimostra di non essersene accorta».

Il rappresentante di Primavera democratica sostiene che «fa ancor più riflettere la circostanza secondo cui la Iatì, per sua stessa ammissione, avrebbe votato favorevolmente alla mozione qualora a questa non fosse seguita alcuna comunicazione da parte di partiti o esponenti politici. Nessuno, ovviamente, può limitare la libertà di opinione e di espressione di alcuno così per come stabilisce la nostra Costituzione. E a differenza della Iatì, noi accettiamo, sì perplessi, la sua curiosa presa di posizione, ma ciò non ci impedirà di continuare a gridare forte la nostra contrarietà a scelte che escludono e limitano il Sud da una piena e concreta possibilità di sviluppo e rilancio economico, sociale, civile ed occupazionale».

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