martedì,Maggio 13 2025

Murales 25 aprile, Ripepi presenta l’interrogazione: «Determina scomparsa nel nulla»

Il consigliere: «L’amministrazione ha proceduto senza spiegare ai reggini il criterio di selezione, quanti soldi sono stati spesi, quanti preventivi ha visionato prima di affidare i lavori»

Murales 25 aprile, Ripepi presenta l’interrogazione: «Determina scomparsa nel nulla»

La questione murales sembra destinata ad essere un’altra bella “gatta da pelare” per l’amministrazione Falcomatà. Ad accendere i riflettori, dopo le parole della consigliera d’opposizione Filomena Iatì che sostiene di non ha trovato al determina per le opere nell’ufficio comunale, ci pensa Massimo Ripepi. Il consigliere d’opposizione presenta una interrogazione in consiglio comunale.

E chiarisce «come presidente della Commissione Garanzia e Controllo del Comune, a tutela dei cittadini, ho chiesto l’accesso agli atti, ho chiesto una interrogazione scritta entro i prossimi 10 giorni, perché gli addetti chiariscano alla città e convocherò in commissione sia il sindaco che l’assessore, perché questa “svista” del primo cittadino non eguagli la vicenda Miramare e non metta la pietra tombale su tutti gli esponenti delle istituzioni, ovvero su tutti quelli per i quali la chiarezza dell’agire non rappresenta un optional».

Secondo Ripepi, la data del 25 aprile era imminente e c’era poco tempo, così l’amministrazione ha dato seguito «ai murales di Largo Botteghelle – scrive in una nota – senza però preoccuparsi di spiegare ai reggini come si è proceduto nel criterio di selezione, quanti soldi sono stati spesi, quanti preventivi ha visionato l’amministrazione prima di affidare i lavori, quali pareri sono stati prodotti dagli organi competenti, quali considerazioni ha fatto per esempio l’ATERP. Tutto questo dimenticando, soprattutto, di interpellare in una seria e serena discussione gli attori del consesso civile. Di fatto è, che la determina di affidamento dei lavori non esiste o comunque pare scomparsa nel nulla, e che la somma impegnata per il singolo murales non è ben chiara: forse un decimo, forse un nono. Forse l’assessore Scopelliti ha qualche problema con l’economia locale»

Ed incalza il consigliere «Ora la libertà, per i tecnici e gli assessori di Falcomatà, fa rima con “libertà di fare come ci pare”, all’occorrenza anche sugli atti e sulle spese pubbliche, da sottoporre per obbligo di legge, ad un iter in cui tutti i rappresentanti di quel pubblico, abbiano piena contezza di come i soldi dei cittadini vengano spesi e perché».

Per allontanare il pensiero che si tratti di una polemica fatta per questioni ideologiche «diciamo subito che l’opera in sé e la sua parte concettuale, non sono il motivo scatenante, sicché se c’è vera libertà tutti hanno diritto di esprimersi, ma il contraddittorio sorge laddove una giunta sempre disposta a sbandierare proclami di legalità, non abbia saputo predisporre per tempo e in totale visibilità, il metodo di acquisizione dei lavori in questione, limitandosi ad una delibera, la n. 67 del 7 aprile 2021 con cui si impegnava la somma di 210 mila euro per le suddette opere».

Nello specifico, si tratta di una somma che rimanda al capitolo di spesa riguardante in generale «provvedimenti per la promozione della cultura, ma non la singola opera». E questo, chiude Ripepi «in sfregio alla situazione di devastante degrado urbano, sanitario ed economico in cui versa Reggio Calabria, e che certo di decoro ne avrebbe fin troppo bisogno. Dunque, occorrerebbero appena 10 giorni per deliberare lavori di riordino e ripulitura dei quartieri e delle strade, esattamente come per i murales: basterebbe volerlo. Eppure, ad oggi, non sono bastati cinque anni di amministrazione Falcomatà per riuscire a risolvere la questione dell’immondizia».

top