mercoledì,Aprile 24 2024

Castello Santo Niceto e Cristo Pantocratore, punti d’interesse culturale dell’Italia meridionale

L'intervento è stato programmato grazie alla collaborazione tra l'amministrazione comunale di Motta San Giovanni e l'università della Calabria

Castello Santo Niceto e Cristo Pantocratore, punti d’interesse culturale dell’Italia meridionale

«Grazie ad un ottimo lavoro di squadra e alla positiva sinergia tra il nostro Comune, l’Università della Calabria, la Soprintendenza e alcuni studiosi della nostra comunità stiamo scrivendo una pagina importante per la riscoperta e la promozione della cultura non solo mottese ma dell’intero Meridione». A dichiararlo sono il sindaco Giovanni Verducie l’assessore con delega alla Cultura e ai Beni culturali Enza Mallamacia margine di una riunione di Giunta comunale.

«Il Castello Santo Niceto – aggiunge il primo cittadino – è già un punto di riferimento nei percorsi turistico-culturali degli addetti ai lavori, delle scolaresche, degli escursionisti e dei semplici appassionati. Molte sono le richieste che giungono per visitare questo sito, abbiamo già investito risorse per ripristinare l’illuminazione attraverso l’impianto fotovoltaico e installare delle telecamere per garantire la sicurezza e molto altro abbiamo già in programma grazie alla determinazione dell’assessore Mallamaci». 

«Con la professoressa Anna Arcudi e il professore Mauro Francesco La Russa,del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DIBEST) dell’Università della Calabria – dichiara invece l’assessore comunale – e con il funzionario conservatore restauratore della Soprintendenza Maria Cristina Schiavonesiamo adesso concentrati sull’intervento di studio e restauro dell’affresco raffigurante il Cristo Pantocratore, collocato nell’abside crollata della chiesa di Santa Maria dell’Annunziata in prossimità del castello Santo Niceto».

“Grazie anche al supporto tecnico degli architetti Giuseppe Massara e Vincenzo de Nittis– continua la delegata alla Cultura – è stato già sistemato il cantiere ed effettuate le prime osservazioni e documentazioni per mettere a punto il metodo operativo che i 12 studenti universitari, nostri ospiti a Motta fino a metà giugno, dovranno seguire per dare nuova luce a questa importante testimonianza religiosa e culturale. Inoltre, con la collaborazione degli esperti Assunta Ambrogio e Saverio Verduci, già protagonisti con il professore Domenico Minutodi importanti incontri propedeutici all’inizio dei lavori, gli studenti hanno avuto già modo di approfondire e conoscere meglio la storia e la cultura del nostro territorio».      

«L’Amministrazione comunale – ricorda Enza Mallamaci – ha accettato subito la proposta presentata dal DIBEST che per l’anno accademico 2020/2021, nell’ambito dell’insegnamento “Laboratorio di restauro affreschi”, ha pensato di avviare un progetto di tesi sul Cristo Pantocratore. Abbiamo ritenuto questa proposta una valida opportunità di arricchimento culturale reciproco, per questo abbiamo coinvolto la Soprintendenza e gli studiosi che, negli anni, si sono dedicati alla storia del Castello Santo Niceto e delle chiese bizantine. Nelle prossime settimane – conclude l’assessore – organizzeremo degli incontri aperti all’intera comunità per rendere tutti partecipi di questo importante percorso intrapreso».   

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