Champions League a Reggio, Minicuci: «Lo stadio non dispone di alcun requisito o licenza per poter ospitare questo tipo di gare»
Il consigliere d’opposizione: «Con queste proposte il primo cittadino gioca sulla macerie di una città distrutta»

La richiesta del sindaco di svolgere la finale di Champions League nella città dello Stretto ha suscitato la reazione di Antonino Minicuci, già candidato a sindaco, ora uno degli esponenti dell’opposizione più attivo contro l’amministrazione Falcomatà.
«Diversi sentimenti hanno scombussolato il mio stato d’animo: rabbia, incredulità, dispiacere e anche una punta di vergogna – spiega in una nota – Il sindaco Falcomatà parla, dimostrando ancora una volta di vivere una realtà parallela fantascientifica, di ‘ambizione’ e ‘infrastrutture umane’ provando a giustificare le motivazioni di una proposta che ha fatto ridere al contempo il mondo del calcio e l’Europa intera.
Sui social network i reggini si sono scatenati in un diluvio di commenti intrisi di amara ironia, commenti che hanno strappato un sorriso anche a me, prima di riportarmi alla triste realtà. Il primo cittadino gioca sulla macerie di una città distrutta».
E poi chiarisce «Vorrei far presente al sindaco di Reggio Calabria, ‘titolare’ del Granillo in quanto sindaco della città, che lo stadio non dispone di alcun requisito o licenza per poter ospitare gare di Champions League.
Delle due l’una: o Falcomatà disconosceva totalmente la situazione dello Stadio Granillo in quanto a requisiti e licenze, fatto grave, oppure sapeva già che Reggio Calabria non si sarebbe mai potuta davvero candidare per un simile evento e ha voluto ugualmente procedere con la richiesta, sapendo quindi di fare un qualcosa di perfettamente inutile. Una proposta priva di qualsiasi logica se non quella di beare l’ego del primo cittadino con la garbata risposta inviata dal Presidente Uefa Ceferin.
Credo fortemente che l’ambizione di tutti i reggini sia quella di vedere la propria città riavvicinarsi alla normalità, abbandonando il vergognoso stato in cui si trova da troppi anni. Dovere di un’amministrazione, con il proprio sindaco in testa, è quello di pensare alle cose serie e risolvere le emergenze, soprattutto in un momento storico come quello attuale e che vede Reggio Calabria soffrire l’inesistenza dei servizi essenziali. Prima della finale di Champions League -conclude Minicuci- il sindaco Falcomatà pensi a realizzare le ‘Olimpiadi della normalità’, i ‘Mondiali della trasparenza’ e gli ‘Europei della dignità’, manifestazioni di cui a Reggio Calabria non vi è traccia alcuna».