Reggio, Libri (Sul): «Internalizzare per garantire servizi e lavoro. Alla nostra proposta, nessuna risposta»
Il segretario regionale del Sindacato Unico dei Lavoratori rilancia la soluzione della stabilizzazione a costo zero
Torna a pungolare Comune e Città Metropolitana, affinché siano mantenute le promesse elettorali e siano internalizzati i servizi fondamentali per la cittadinanza, il segretario regionale del Sul, Aldo Libri.
«Noi siamo convinti da tempo che rifiuti e servizi di assistenza alle persone fragili e in difficoltà non debbano essere gravati da intermediari. A questo riguardo abbiamo avanzato una proposta di stabilizzazione a costo zero sia per gli assistenti educativi sia per chi presta assistenza domiciliare ad anziani e a persone non autosufficienti. Abbiamo anche indicato nella nostra proposta, la Sviprore. Tuttavia se ricorrere ad una società in house già esistente oppure crearne una ex novo, è valutazione che resta in capo alle Amministrazioni. Nessuna riposta è, però, mai pervenuta dal Comune, nonostante le numerose sollecitazioni e nonostante le promesse fatte in campagna elettorale».
Il segretario regionale del Sindacato Unitario dei Lavoratori Sul, Aldo Libri, rilancia la proposta di internalizzazione dei servizi ma soprattutto auspica un confronto aperto a tutte le sigle sindacali e non solo ad alcune. Il tema è assolutamente strategico ed essenziale per garantire lavoro e servizi, visto il fallimento ormai evidente della gestione esternalizzata.
Il fallimento degli intermediari
«Non vediamo assolutamente la necessità di un passaggio mediato, perché le cooperative non garantiscono alcuna particolare efficienza suppletiva rispetto al pubblico. L’assistenza educativa del Comune di Reggio è stata appaltata alle cooperative e hanno più problemi rispetto a servizi che non sono stati appaltati. Funziona meglio il pubblico. Tant’è che gli stessi assistenti educativi sono senza stipendio da cinque mesi e la situazione peggiora per chi fa assistenza domiciliare i cui arretrati ammontano fino a dieci mensilità, senza neppure un rimborso per gli spostamenti», ha incalzato Aldo Libri.
La proposta del Sul Calabria
«L’ideale sarebbe lavorare per una stabilizzazione a costo zero. Utilizzando, infatti, i fondi che sono stati messi a bilancio dalle stesse amministrazioni, per i servizi fondamentali di assistenza affidati alle cooperative, si potrebbero stabilizzare i lavoratori e le lavoratrici nelle società in house. Se è vero che ci sono frangenti in cui attingere a fondi esterni, che siano ministeriali o comunitari, consente al Comune di liberare somme, inizialmente destinate a questi servizi, e di utilizzarle per altro, è anche vero che questi servizi fondamentali vanno prestati e che, in assenza di questi fondi esterni, le somme a copertura andrebbero comunque trovate e messe a bilancio.
È auspicabile, poi, che tali somme a bilancio non siano messe bando ma siano utilizzate per stabilizzare coloro che prestano tali servizi. Per esempio, il comune di Reggio è riuscito ad aumentale ad 1 milione a 350 mila euro i fondi disponibili gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione; poi è riuscito a stornare questa somma ricorrendo ai fondi Poc, liberando le somme a bilancio per altro. Un’operazione lecita rispetto alla quale, tuttavia, alla luce delle gestione non brillante delle cooperative vista la mole di stipendi arretrati, si potrebbe auspicare che quelle somme provvisoriamente dirottate su altro, possano non solo tornare a coprire questi servizi ma a farlo attraverso la stabilizzazione e non più attraverso la messa a bando a beneficio di cooperative esterne», ha spiegato ancora Aldo Libri.
Neppure la possibilità di un confronto
Si tratta di una soluzione verso la quale viaggiano ormai tante altre amministrazioni in Italia e invece qui, dove il dibattito sul tema è stato antesignano, tale percorso non è delineato neppure in prospettiva. L’esempio è proprio il recente tavolo di confronto per il 160 assistenti educativi del Comune di Reggio Calabria.
«A Roma la contrattazione per l’internalizzazione è avviata, come anche in Puglia e in decine di altri comuni in Italia. Qui a Reggio, da dove il dibattito è partito, non si riesce a discuterne in modo organico, nonostante le molteplici sollecitazioni che abbiamo sempre rivolto al Comune. Qui se ne discute solo in occasione di tavoli in cui non si coinvolgono tutte le sigle sindacali, e non capisco il perché, assumendo per altro impegni che vanno nella direzione di prorogare i contratti con le cooperative, di scrivere insieme un bando senza neppure accennare ad una internalizzazione e ad una stabilizzazione. Tutto ciò in totale dissonanza con quanto dichiarato in campagna elettorale da questa amministrazione», ha concluso Aldo Libri, segretario regionale del Sul.