martedì,Aprile 16 2024

Ponte sullo Stretto, la mozione Ripepi passa in commissione assetto del territorio

Per il consigliere proponente: «Ci sarebbero 120mila nuovi posti di lavoro e si tratterebbe di un investimento che significherebbe sviluppo per il Mezzogiorno»

Ponte sullo Stretto, la mozione Ripepi passa in commissione assetto del territorio

Passa in commissione Assetto del territorio la mozione del “ponte sullo Stretto” presentata dal consigliere Massimo Ripepi. A votare favorevoli i consiglieri di opposizione Ripepi, Caridi, Maiolino, De Biasi, Malaspina, Rulli e Marino (Demetrio). Contrari Pazzano e Sera. Astenuti Iatì e Giordano. Al momento del voto ha lasciato la riunione il consigliere Latella di Italia Viva. Evidentemente per l’esponente reggino del partito di Renzi l’opera non è così irrinunciabile come detto dai vertici del partito.

Nel corso della commissione è intervenuto il vicesindaco Tonino Perna, molto sensibile alle tematiche legate all’unione delle due sponde, ma nella sua idea il congiungimento di Reggio e Messina passa attraverso sinergie differenti.

Ponte sullo Stretto, 120mila nuovi posti di lavoro

La mozione faceva leva, in particolare sulla possibilità di «impiegare 120 mila persone, tra le quali moltissimi studenti degli Istituti professionali da formare tramite alternanze scuola-lavoro assolutamente innovative nelle nostre Regioni, da svolgere in accordo con l’impresa, nelle varie qualifiche e settori in un momento storico in cui il lavoro costituisce carattere emergenziale e considerato il tasso di disoccupazione che in Sicilia tocca il 19% ed in Calabria il 23%».

Ponte sullo Stretto, punto strategico per i trasporti

Ed inoltre, per Ripepi «il Ponte sullo Stretto di Messina renderebbe possibile la creazione di uno dei più vasti sistemi metropolitani del Mediterraneo. Attraverso la costruzione del ponte verrebbero messe in collegamento le aree urbane di Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Messina e Catania, e si offrirebbe a questa vasta area la possibilità di accedere a tre impianti aeroportuali, quelli di Catania, Reggio Calabria e Lamezia». A ciò si aggiunga lo stimolo che l’opera rappresenterebbe «per la modernizzazione della rete ferroviaria in Sicilia, oltre che dell’alta velocità/alta capacità ferroviaria che dovrebbe collegare Salerno, Reggio Calabria, Messina e Palermo. Attraverso questo collegamento stabile, quella che ad oggi è una rete locale diventerebbe uno strumento strategico per i trasporti sia di persone che di merci in chiave sostenibile in quanto ridurrebbe la quota di trasporto su gomma a favore di quello su ferro, meno inquinante, così come prescritto dall’Ue».

In ultimo l’investimento «significherebbe sviluppo del Mezzogiorno per il quale, ad oggi, le risorse previste nei prossimi cinque anni, comprese le opere in corso di realizzazione, non superano i 6 miliardi di euro contro i 40 miliardi di opere previste nel Centro Nord. Un disequilibrio che tradisce la logica del 34% di investimenti complessivi da stanziare per il Sud». Dopo il passaggio in commissione la mozione Ripepi, grazi ai sette voti positivi, approderà per il voto in consiglio comunale.

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