sabato,Aprile 20 2024

Mobilità sostenibile a Reggio, Metrocity non invitata all’incontro dalla Regione

La denuncia del consigliere Versace. In commissione controllo si discute del nuovo cronoprogramma rimodulato per rendicontare le somme in Commissione europea

Mobilità sostenibile a Reggio, Metrocity non invitata all’incontro dalla Regione

“Fondi M.M.S, paventato blocco dei fondi Regionali-Analisi documenti inviati dalla regione Calabria al Comune di RC e dal Comune RC alla Regione Calabria”, questo il tema si cui si è discusso stamattina in Commissione controllo e garanzia, grazie agli interventi dell’assessora ai trasporti Mariangela Cama e del dirigente al settore Demetrio Beatino.

Reggio ha rischiato di perdere fondi da 100 milioni per le opere relative alla mobilità sostenibile. Un salvataggio in extremis fatto anche grazie alla Regione. La commissione è stata convocata per chiarimenti sulla situazione.

Se da un parte l’assessora ha tracciato il percorso fino ad arrivare alla giornata di ieri, conclusosi con la coronata sinergia con la Regione, toni ben diversi e molto meno concilianti sono stati quelli utilizzati dall’ex assessore comunale al ramo, Giuseppe Marino e dal consigliere metropolitano delegato alla viabilità Carmelo Versace. In particolare, il riferimento è stato alla conferenza organizzata dalla Regione Calabria ieri per illustrare il Piano integrato per il Sistema dei trasporti nell’area metropolitana di Reggio Calabria che verrà proposto al vaglio degli uffici di Bruxelles. «Ma la città metropolitana – incredibili a dirsi – non è stata invitata» riferisce Versace, annoverandolo come un fatto gravissimo.

Un’ascia di guerra che non stata seppellita nemmeno da Marino che ha invece rimarcato, in relazione al suo operato degli anni precedenti, che «senza gli strumenti di pianificazione non si può fare nulla, La prima cosa è stata dover approvare il Pums, in poco tempo avviando un percorso partecipativo in città. di seguito  all’interno del Pums si è potuto disegnare il sistema di mobilità ed il finanziamento – afferma Marino  e sottolinea – l’intervento della Regione che, quasi matrigna, prima non ti aiuta e poi ti revoca il finanziamento, compiendo un atto contro alla città di Reggio. Complimenti al sindaco e all’assessore perché hanno portato a casa un risultato non scontato visto che Catanzaro e Cosenza sono pronte ad attivare poteri politici facendoci una guerra tra poveri. Il tavolo di lavoro ha deciso di mantenere il finanziamento su Reggio in coerenza col Pums, sempre rispondente agli interessi della città».

Mobilità sostenibile a Reggio, rimodulazione del progetto

L’assessora Cama spiega le difficoltà legate ai termini di ultimazione dell’utilizzo dei fondi Pac comunitari a dicembre 2025. Un cronoprogramma di progetto estremamente complesso che p stato rivisto, per la cui realizzazione «la Regione nel 2020 ha chiesto di ripatire in lotti per garantire la realizzazione nei tempi previsti della Commissione europea. In modo fermo – ha aggiunto – quando è arrivata la nota di revoca del finanziamento della Regione abbiamo chiesto riesame con istanza motivata perché ritenevamo la validità del documento di indirizzo di programma, ma un cronoprogramma rafforzato. Dai vari incontri è emersa la necessità di fare spesa, quindi si è deciso per l’acquisto anticipato di mezzi di tipo elettrico o altro. Si è trovata la condivisione di una proposta e la Regione ha messo in campo una rimodulazione di proposta che le consentisse di giustificare le somme in commissione europea. Una proposta diversa per dare la possibilità di utilizzo delle somme entro il 2025».

Mobilità sostenibile a Reggio, i fondi

I fondi serviranno ad «una progettazione generale – come chiarisce Cama – con 48 milioni che potenziano il sistema extraurbano ed integrano il sistema locale su ferro, quindi potenziamento delle ferrovie da Villa a Melito e acquisto treni con un vincolo a vantaggio città metropolitana che l’acquisto dei mezzi e la proposta dei servizi rimanessero (convenzione regione e trenitalia) da noi, e lo stesso per i servizi.

E 52 milioni per completare la progettazione del secondo lotto, la parte più a Sud per collegare con un nuovo sistema di mobilità urbano la zona Sud all’ospedale Morelli sino all’aeroporto. Infine si attende il passaggio in giunta regionale della rimodulazione che poi sarà trasmesso a noi».

Il dirigente Beatino ha evidenziato che, sull’acquisto di sei treni pop, rispetto al contratto di Trenitalia «abbiamo preteso in sede di contrattazione che fosse vincolato per tutto il periodo di ammortamento dei treni all’interno dell’area della città metropolitana. i treni potranno arrivare massimo da Melito a Rosarno. Questo vincolo sarà in convenzione come anche il discorso del finanziamento successivo il secondo stralcio che dovrebbe essere posizionato sulla prossima programmazione del settennato dei fondi comunitari».

Per il dirigente il «progetto era ambizioso con scelte in coerenza col Pums, un sistema in sede riservata, tuttavia quando il finanziamento è  arrivato all’attenzione del comune aveva già un’età vetusta. Quando fu siglata i tempi erano già stretti e la Regione anticipa i 5 milioni che non potevano esser spesi perché non c’erano attività che avevano prodotto spesa. Dopo gli incarichi di progettazione, quando si realizzano le opere si pagheranno i sal». Questa sottolineatura viene fatta perché il presidente Ripepi ha chiesto conto proprio dei 5 milioni utilizzati dal Comune.

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