giovedì,Aprile 25 2024

Sacal, ok alla ricapitalizzazione. Ma è ancora mistero sul piano industriale del “Tito Minniti”

In aula contestazioni bipartisan. Tilde Minasi (Lega) su tutte le furie: «Poca considerazione per lo scalo reggino»

Sacal, ok alla ricapitalizzazione. Ma è ancora mistero sul piano industriale del “Tito Minniti”

di Claudio Labate – Passa a maggioranza ma non convince i consiglieri regionali, da destra a sinistra, la ricapitalizzazione della Società regionale di gestione degli aeroporti calabresi. La Regione si è impegnata a rimpinguare le casse di Sacal in proporzione alle quote possedute (9,27%) per u importo di 927.421,60 euro.

Contestazioni sono arrivate tanto nel merito (con la richiesta di conoscere i piani di investimento e sviluppo), quanto per il metodo utilizzato per portare la proposta di legge in aula. Il provvedimento d’altra parte non è passato dalla conferenza dei capigruppo, anche se il presidente dell’assemblea, Giovanni Arruzzolo, ha chiarito che sulla questione è stata fatta una riunione circa un mese fa alla Cittadella alla presenza del presidente facente funzioni Nino Spirlì con tutti i capigruppo. «La necessità di portarla entro il 30 luglio in Consiglio – ha aggiunto – è dettata dal fatto che si rischiava che le quote potessero essere acquisite anche da privati». Insomma questione di tempi tecnici impellenti che hanno impedito di svolgere correttamente l’iter consueto.

Minasi su tutte le furie

Come detto contestazioni sono arrivate tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione. In particolare Tilde Minasi (Lega) ha mostrato una certa insofferenza per il comportamento di Sacal nei confronti dello scalo reggino. Dicendosi presente per puro senso di responsabilità, ha rimproverato a Sacal “poca considerazione” per il “Tito Minniti”.

La Regione di contro sta facendo la sua parte, perché una situazione finanziaria sana e foriera di sviluppo – è il ragionamento di Minasi – è indispensabile per le tre infrastrutture. Per cui del buon funzionamento dovrebbe occuparsi la Sacal, ma la storia recente ci racconta una trama ben diversa soprattutto per gli avvenimenti riguardanti il Tito Minniti.
«L’aeroporto di Reggio infatti vive ormai da tempo di informazioni contrastanti, di poca considerazione, di mancanza di linearità, di annunci cui non è seguita alcuna operatività, di parole e non di fatti. E se il mio voto oggi è positivo, la stessa positività non posso riservarla alla gestione dello scalo reggino. Gestione alla quale oggi vanno anche i soldi dei reggini. Avremmo preferito nel corso di questi mesi, comprendere le vicissitudini che vive lo scalo reggino, invece piuttosto che con il presidente De Metrio ho trovato più facile continua e immediata interlocuzione con il vice ministro Morelli, e questo non solo perché condividiamo le stesse idee politiche, ma semplicemente per la volontà espressa di garantire il giusto ruolo ad una infrastruttura strategica».

Insomma, per l’esponente della Lega il “Tito Minniti” rimane inspiegabilmente ai margini e muore ogni giorno di più infrangendosi nella mancanza di trasparenza. Indice puntato quindi sull’attendismo che ha caratterizzato gli ultimi mesi, se non anni.

«Proclami, dichiarazioni d’interesse, fantomatiche problematiche di natura tecnica” non rappresenterebbero per la Minasi “alcun impedimento reale” ma solo una comoda via di uscita da eventuali polemiche. La consigliera in quota Lega rincara la dose, parlando di mancanza di rispetto da parte di Sacal per il territorio metropolitano reggino, anche perché lo stato in cui versa l’aeroporto “significa dire addio alla stagione turistica 2021». Le sue accuse sono rivolte tanto all’impalpabilità del presidente De Metrio, quanto alla gestione complessiva della Società di gestione, «governata come un’azienda privata, che diventa pubblica solo quando ha bisogno di risorse». Nel chiedere quindi una seduta del Consiglio ad hoc sul trasporto aereo, Minasi ha concluso invocando un Piano industriale che “deve essere condiviso in maniera celere” domandando ad alta voce cosa si vuol fare del Tito Minniti.

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