giovedì,Aprile 18 2024

Perfidia, la Grippo incontra Amalia Bruni: «Calabria allo sfascio, il re è nudo»

La candidata alla presidenza del centrosinistra è stata ospite della quarta puntata della seguitissima trasmissione. «Oliverio e de Magistris rischiano di regalare una vittoria alla destra di cui dovranno sentirsi responsabili»

Perfidia, la Grippo incontra Amalia Bruni: «Calabria allo sfascio, il re è nudo»

Antonella Grippo sembra più leggera. Entra sulle note di “Ma quale idea” di Pino D’Angiò, ma poi cita subito Bacone e Focault per sostenere che “il sapere è potere”. Di fronte a lei, sulla (s)comoda poltrona rossa c’è Amalia Bruni candidata del “centrosinistra ortodosso” vestita di bianco e con un sorriso a portata di mano.

Neanche il tempo di cominciare la quarta puntata di Perfidia, che la Grippo la mette a suo agio: Se la relazione tra medico e paziente è di totale dominio, tu hai mai utilizzato questo rapporto in modo cinico, dall’alto del tuo sapere e della tua conoscenza? Per Bruni, che scarica “quel” Focault, «la relazione tra medico e paziente è orizzontale, così come con la sua famiglia».

Il confronto con Amalia Bruni

È solo l’antipasto del vis a vis tra la conduttrice e la scienziata, a cui viene subito chiesto cosa ci fa una donna con il suo background nell’agone politico calabrese. Bruni, con un sorriso afferma: «Diciamo che sono venuta a dire che il re è nudo… perché se questa politica avesse contribuito a risolvere i problemi di questa terra, non c’era bisogno che Amalia Bruni avesse una crisi esistenziale importante, si rimboccasse le maniche per scendere in questo agone politico».

La conduttrice, in perfida forma, non perde occasione per stuzzicare la candidata, sostenendo che il Nazareno abbia scelto lei facendosi scudo del suo sapere e della sua storia per non intestarsi una sconfitta politica certa. La Bruni non si scompone – «me ne può interessare di niente», dice – e rimarca come alla fine la scelta sia stata la sua: «io ho preteso la coalizione. Il Pd è il partito più grande ma è anche uno dei partiti, come c’è il M5s e altri movimenti».

Neanche la satira di Enzo Filia scuote la Bruni, concentrata a non cadere nelle famigerate provocazioni di Perfidia. Sul tavolo c’è un parallelismo di incomprensibili scelte fatte dai dem che sono passati da Pippo Callipo ad Amalia Bruni. Per lei però nulla di strano né da cui discostarsi: «Collettività, società civile, i partiti si rinnovano. Questo doveva succedere prima, e questo ha relegato la politica ad essere dei politicanti che della politica si nutrono e ne fanno un mestiere».

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