mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio, fumata nera all’interpartitica di ieri. E se Falcomatà decidesse di dimettersi?

Incontro interlocutorio nella serata di ieri, nessuno sblocco per l’impasse della maggioranza. Al via le consultazioni bilaterali dopo le richieste dei partiti. Intanto il sindaco sospeso pensa ad una mossa a sorpresa: in caso di ulteriori contrapposizioni, potrebbe dimettersi e spiazzare tutti

Reggio, fumata nera all’interpartitica di ieri. E se Falcomatà decidesse di dimettersi?

Dimissioni se non si arriva presto ad una conclusione delle trattative? È probabilmente più di una suggestione quella che, in queste ore, sta accarezzando il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà che pare non abbia escluso, con i suoi collaboratori più stretti, l’idea di poter fare un gesto politico molto forte se dalla maggioranza non dovesse giungere un segnale forte circa la voglia di riprendere l’azione amministrativa. L’ipotesi è stata sussurrata nelle ultime ore, a seguito della mancata fumata bianca per la risoluzione della crisi politica al Comune di Reggio Calabria, conseguita alla condanna del sindaco Falcomatà nel caso Miramare.

Interpartitica interlocutoria

La riunione convocata per la serata di ieri, di fatto, si è tramutata in un incontro interlocutorio che è servito ai partiti ed ai movimenti per ribadire quelle che sono le richieste al sindaco f. f. Paolo Brunetti, per provare a ripartire con l’attività amministrativa e una giunta interamente nuova dopo l’azzeramento ottenuto come base di partenza. Le posizioni sono ancora abbastanza lontane a dispetto della nota distensiva diramata dai gruppi di maggioranza, dove si parla di avvio delle consultazioni con le singole forze politiche «al fine di individuare le principali priorità programmatiche, utili a garantire un’accelerazione dell’attività amministrativa rispondente al programma elettorale premiato alle scorse consultazioni comunali. Contestualmente Brunetti ha ascoltato le proposte delle forze politiche circa la formazione della nuova Giunta comunale».

Le riserve del Pd e l’ipotesi nuova Giunta

Dalle parti del Pd non sembra per nulla smaltita la rabbia per l’operato del sindaco sospeso. Se ne fa più un problema politico che di poltrone. Dalle parti dei democrat, infatti, assicurano di non aver fatto alcuna richiesta particolare a Brunetti, ma di aver posto tutta la partita su un piano di effettivo e pieno rilancio dell’attività amministrativa. In realtà, qualche prima bozza di trattativa è stata avviata, anche se ancora è tutto in via di definizione e potrebbe trovare risoluzione solo con le riunioni bilaterali avviate da Brunetti. A quanto pare il Pd vorrebbe portare in giunta quattro assessori, di cui tre uomini e una donna. Tre sarebbero gli assessorati richiesti dal gruppo di Nino De Gaetano. Poi il resto della coalizione.

Falcomatà pensa alle dimissioni?

Una matassa che potrebbe dipanarsi nelle prossime ore – o più realisticamente nei prossimi giorni – ma che non può non tenere conto anche di una idea che pare stia maturando dentro il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà. Chi gli è più vicino racconta di un primo cittadino molto scocciato per come si sta sviluppando il dibattito attorno alla nuova giunta. Falcomatà non avrebbe gradito molto il fatto che si stia tirando la corda, così come non avrebbe ritenuto pienamente accoglibili le richieste che arrivano da alcune forze politiche. Come ha ribadito nel corso dell’intervista rilasciata ai nostri microfoni, pur non potendo effettuare attività istituzionale, può comunque continuare in quella politica. Parole che hanno un certo peso e che fanno intendere come il sindaco non voglia certo rinunciare del tutto ad esercitare il suo peso politico per la risoluzione della crisi di maggioranza, ma soprattutto assicurare alla città una giunta con pieni poteri e che possa lavorare in serenità.

Ecco perché l’arma delle dimissioni potrebbe essere un ottimo deterrente per condurre il resto della coalizione a più miti consigli ed a risolvere celermente le divergenze ancora oggi esistenti. Altrimenti, a spegnere per sempre l’interruttore alla sua amministrazione, potrebbe essere proprio Falcomatà. (c. m.)

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