sabato,Ottobre 12 2024

«Viabilità veloce anche nel territorio della Valle dell’Alto Mesima». Trimboli rinnova l’appello al ministro Giovannini

Il presidente del Consiglio di San Pietro di Caridà chiede che venga completato lo svincolo di Laureana di Borrello, con l’asta di collegamento tra la A/2 e la Pedemontana di Gioia Tauro

«Viabilità veloce anche nel territorio della Valle dell’Alto Mesima». Trimboli rinnova l’appello al ministro Giovannini

Nell’area della Piana della provincia di Reggio Calabria per l’Anas nessuna opera infrastrutturale strategica è prevista, anzi, nel 2019 ha dichiarato testualmente il “fermo delle attività progettuali”. Il presidente del Consiglio comunale di San Pietro di Caridà Gabriele Trimboli, ha quindi rinnovato nuovamente l’appello al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini, affinchè si utilizzino anche le risorse del PNNR, in favore del territorio della Valle dell’Alto Mesima nell’area tirrenica reggina.

«Le ultime dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture apprese recentissimamente dalla stampa – afferma Trimboli – ci consentono di sperare, che l’Alta velocità, come altri investimenti che ricadono in una particolare area (Mezzogiorno), interesseranno anche l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, visto che è stata dichiarata testualmente, dall’esponente autorevole del Governo Draghi,  una consistenza degli stessi flussi finanziari pari a  circa 10 miliardi di euro, ma una parte di questo impegno finanziario ci auguriamo sia concentrato proprio nel territorio reggino, trascurato da troppo tempo nella sua estremità a nord, cosicchè possa terminare l’isolamento viario secolare dell’area omogenea della Piana e, più in particolare, dell’Alta Valle del Mesima.

La vicenda in oggetto è ormai grottesca e dimostra la piena e totale inconsistenza delle promesse di tutti i Governi precedenti per il Meridione e per la Provincia di Reggio Calabria che non sarebbe mai stato un territorio “prediletto”, anzi, nei fatti è stato bistrattato essendo stato, senza dubbio di smentite,  eliminato  dalle priorità dell’agenda governativa nazionale. Sono trascorsi quasi due lustri infatti, dall’approvazione all’unanimità nella seduta del Consiglio Regionale del 24 settembre 2012, della mozione del Consiglio Regionale della Calabria nr. 71 del 18.09.2012, che impegnava la Giunta Regionale della Calabria nel confronto con l’ANAS per il “tempestivo” miglioramento del “sistema di mobilità stradale e autostradale” con l’avvio dei lavori ed il completamento tempestivo dello svincolo di Laureana di Borrello, che, purtroppo, dobbiamo constatare sono rimasti lettera morta.

Infatti, nonostante le numerose sollecitazioni, risalenti nel tempo, nella IX e nella XI Legislatura del Consiglio Regionale, in maniera trasversale, provenienti  dall’intero panorama politico reggino, da Forza Italia, con la mozione, già citata, di “primogenitura” del 2012, che ha come primo firmatario, l’On. Candeloro  Imbalzano, già Consigliere Regionale e Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari, passando per il gruppo civico di “Io resto in Calabria” con la nuova mozione nr. 62 del 9 febbraio 2021 sulla viabilità  a firma del Capogruppo  e consigliere regionale On. Marcello Anastasi, dove testualmente si è chiesto “l’impegno della Giunta Regionale… a porre in essere un confronto con gli organi competenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria… per… il completamento della Pedemontana necessario per il collegamento veloce dei Comuni delle pre-Serre (Candidoni, San Pietro di Caridà, Laureana di Borrello e Galatro-Giffone) al Comune di Delianuova (attualmente isolato per la mancata realizzazione dell’ultimo tratto Lubrichi – Delianuova), nonché assicurare il collegamento dei Comuni delle pre-Serre con l’autostrada del Mediterraneo…”.

L’Anas è rimasta totalmente inerte, ferma di fatto sulla posizione espressa con  missiva ricevuta il 13.12.2019  dell’Anas, avente prot. nr. CDG – 0713805 –P del 12/12/2019 dove affermava che nessuna opera infrastrutturale  era prevista, anzi, ha dichiarato testualmente il “…fermo delle attività progettuali…” sia sull’avvio dei lavori dello svincolo di Laureana di Borrello, sia per l’asta di collegamento con la A/2 alla Pedemontana. Quest’ultimo tratto viario, è rimasto solo un progetto sulla carta, mai avviato, sicchè, terminata (come si vede in foto) la rotatoria di collegamento con Laureana di Borrello, la Pedemontana della Piana, è rimasta monca, senza proseguire, né a sud, verso l’autostrada del Mediterraneo A 2 Salerno – Reggio Calabria, né a nord, verso un nuovo tratto aggiunto  di Pedemontana alla S.G.C., nella parte a Valle lungo il fiume Mesima – Marepotamo, con la riqualificazione consequenziale di grande arteria della Sp 61, cosicchè da farla diventare un collegamento in variante di “grande comunicazione” in favore dei comuni di San Pietro di Caridà, Serrata e Candidoni, recuperando l’obiettivo di origine della Pedemontana di Gioia Tauro, attraverso una  progettazione ex novo di studio di fattibilità come  innesto alla viabilità esistente.

Ciò sarebbe realizzabile concretamente  solo a mezzo di una sinergia tra le risorse umane, tecniche e di rilevante capacità professionale dell’Anas che in convenzione con i tecnici del settore viabilità della Città metropolitana di Reggio Calabria, potrebbero rapidamente raggiungere il risultato di assicurare  un progetto preliminare per un’ infrastruttura viaria a “scorrimento veloce”, che possa servire fino all’ultimo comune a nord del territorio provinciale reggino che è San Pietro di Caridà.

Purtroppo il “muro di gomma”, che abbiamo sperimentato per oltre un ventennio su questa infrastruttura per la viabilità veloce della Valle dell’Alto Mesima e che sarebbe stata l’opera pubblica per la svolta di questo territorio, con la creazione dei presupposti dello sviluppo socio-economico dello stesso,  sussiste, ancor oggi, lungo il perimetro del territorio provinciale reggino, nonostante  l’intervento dell’assessore Regionale Ing. Domenica Catalfamo, in videoconferenza, a gennaio 2021 su sollecitazione del Sindaco di Laureana di Borrello avv. Alberto Morano – afferma Trimboli  – non è stato minimamente scalfito in favore di questa infrastruttura strategica, ma vi è di più,  il Governo nazionale, ad oggi, ha totalmente ignorato questa progettazione frutto di queste istanze che provengono delle massime istituzioni locali e dal territorio dell’entroterra dell’area tirrenica settentrionale reggina, nonchè dai cittadini, ormai esasperati, che vivono un disagio senza pari, ormai da oltre un ventennio, per la precaria ed inadeguata, nonché arretrata (anche per le zone di montagna) viabilità interna dell’area della piana.

Infatti, anche l’impegno e gli sforzi profusi dagli interventi di consiglieri metropolitani, non sortiva effetti;  basta avere in mente l’intervento, tra gli altri, infine, più recente – ricorda il presidente del Consiglio comunale di San Pietro di Caridà – che si è avuto durante la seduta del Consiglio Metropolitano del 26 marzo 2021, da parte del consigliere metropolitano  con  deleghe Pianificazione del territorio e strategica, Politiche comunitarie e del mediterraneo  Avv. Giuseppe Marino, quando in maniera sinergica e  trasversale, si riusciva a sensibilizzare l’intera assise di Palazzo Alvaro, sulla necessità di una “viabilità veloce” nella Valle dell’Alto Mesima, attraverso anche le risorse del Recovery Fund (oppure in via alternativa con i fondi del Por/Fesr 2021/2027), finanziando i progetti già esistenti con una eventuale rimodulazione ed un adattamento  progettuale per tale opera, che punta al rilancio delle aree interne isolate; nonostante ciò – ripete il Presidente del Consiglio Comunale di San Pietro di Caridà –  l’Anas non si smuoveva dalla sua posizione di diniego dell’avvio dei lavori per lo svincolo di Laureana di Borrello .

 Ciò posto, un’operazione di tale natura presuppone  il coinvolgimento diretto sia di tutte le istituzioni nazionali e locali, che in modo sinergico si è tentato di avviare – conclude Trimboli –  con un’ampia interlocuzione che ha visto l’attivazione  di  un dialogo costruttivo  e di un contatto continuo,  frutto di un bagaglio politico della cultura del buon governo (che affonda le sue radici in una matrice di area cattolico – popolare con una  forte socialità, capace di coinvolgere i ceti medi e i ceti popolari) che prescinda i rapporti partitici e, viceversa, privilegi le ragioni del comprensorio citato da tutelare, sia attraverso i parlamentari calabresi all’uopo preposti, sia chiedendo, da un lato, il sostegno della Regione Calabria  (con un eventuale sostegno aggiuntivo ed integrativo  per mezzo dei fondi del Por/Fesr 2021/2027) nella persona del Presidente On. Roberto Occhiuto nonchè, dall’altro, quello  della  Città Metropolitana di Reggio Calabria, nella persona del Vice Sindaco Metropolitano f.f. Avv. Carmelo Versace, per una sinergia virtuosa tra enti sovra comunali,  di sensibilizzazione dell’Anas, per l’avvio dei lavori ed il completamento entro il 2022 dello svincolo di Laureana di Borrello, con l’asta di collegamento tra la A/2  e la Pedemontana di Gioia Tauro, quest’ultima, quale opera, da rimodulare, entro il 2023, secondo la ratio del progetto  originario,  per creare un collegamento di “grande comunicazione”  A/2 – Pedemontana – SGC in favore dei comuni delle pre Serre (tra gli altri Laureana di Borrello, San Pietro di Caridà, Feroleto della Chiesa, Serrata e Candidoni) anche attraverso la riqualificazione “veloce” delle arterie provinciali esistenti SP 61 ed SP 4, in parte, già attenzionate, in una zona estremamente sofferente per l’isolamento viario e per  il grave fenomeno dello spopolamento della sopra citata area interna reggina,  confinante a nord, con il Comune più povero d’Italia, facente parte del comprensorio vibonese».

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