sabato,Aprile 20 2024

Segreteria Pd, Sebi Romeo punta su Nicola Irto: «Serve un ricambio generazionale»

Per il dirigente «il Partito Democratico deve liberarsi da una certa tendenza alla ricerca del voto scevra da radicali scelte politiche e tornare a lavorare con continuità al radicamento della sua comunità»

Segreteria Pd, Sebi Romeo punta su Nicola Irto: «Serve un ricambio generazionale»

«Ricambio generazionale, riformismo, unità e lealtà ai nostri valori politici», sono gli ingredienti fondamentali che secondo Sebi Romeo servono al Pd, sposando in pieno le parole di Nicola Irto, che vede come segretario ideale del Partito.

«Scrive Nicola Irto nella sua mozione: “Serve uno scatto in avanti dal punto di vista generazionale che non è una questione anagrafica, ma la capacità di vivere il presente e guardare al futuro. Serve dare nuova linfa ad un riformismo autentico e rinnovato, per una democrazia sempre più compiuta. Seve superare i singoli interessi di ciascuno per guardare insieme alle necessità dell’Italia e della Calabria.

Il consenso elettorale fine a se stesso non potrà essere più l’obiettivo primario perchè i cartelli elettorali non servono a raggiungere alcun risultato concreto. Alla Calabria serve invece, mettere insieme le forze politiche, riformiste e civiche che sentono la necessità di una società più giusta e si pongono obiettivi chiari a favore delle comunità e dei cittadini. È questo l’orizzonte verso cui deve puntare il Partito democratico della Calabria”.

Questi punti – sottolinea Romeo – trovano la mia totale adesione, siamo riformisti, ma non possiamo esserlo solo nelle intenzioni, bensì nella proposta. Su questa base dobbiamo costruire l’unità di coloro che guardano alla Calabria come una terra su cui far germogliare speranza e futuro. Il Partito Democratico deve liberarsi da una certa tendenza alla ricerca del voto scevra da radicali scelte politiche e tornare a lavorare con continuità al radicamento della sua comunità, ad una visione chiara sui grandi temi che la società ci pone davanti, in linea con i valori fondanti del nostro partito, e per farlo serve anche rinnovare la nostra classe dirigente.

Non è solo una questione anagrafica, ma una rigenerazione di azione, visioni e pensiero che permetta a tanti altri di provarci, esprimersi, contribuire. Ognuno deve avere opportunità e spazi per provare a cambiare ciò che non funziona. Così come per i ruoli istituzionali, anche i ruoli politici dovrebbero avere un limite temporale».

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