venerdì,Aprile 19 2024

Pd Reggio, Valeria Bonforte: «Occorre costruire una forza politica più forte al Comune»

La neo segretaria cittadina, in attesa dell’ufficializzazione, getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Disunità? Io non l’avverto». Eppure ieri hanno fatto rumore le assenze all’Assemblea provinciale dem di parte del gruppo consiliare

Pd Reggio, Valeria Bonforte: «Occorre costruire una forza politica più forte al Comune»

«Sono molto orgogliosa di questo incarico che mi è stato dato, che è quello di essere la segretaria cittadina del Partito Democratico. Sono consapevole che comunque non sarà un compito facilissimo ma in questo nuovo scenario di riorganizzazione e anche di rigenerazione come noi amiamo definire questa fase, dobbiamo fare sicuramente degli interventi incisivi per quanto riguarda l’organizzazione politica».

Così Valeria Bonforte, neo segretaria cittadina del Partito democratico, nel corso dell’Assemblea provinciale che ieri ha proclamato Antonio Morabito segretario della Federazione dem reggina. Per lei, che viene dalla militanza e dal territorio, occorrerà ancora attendere, ma a giorni si procederà all’ufficializzazione dell’incarico. «Stiamo cercando di metterci in carreggiata», dice guardando agli imminenti e gravosi impegni che l’attendono. «Occorre sicuramente rivedere i nostri circoli, cercare di attivare e implementare le attività all’interno dei quelli cittadini e anche costruire una forza politica più forte soprattutto all’interno dell’amministrazione comunale».

È quest’ultimo probabilmente il tema caldo all’interno del Partito democratico reggino che al di là di annunci e prese di posizione, appare ancora impantanato dai postumi del dopo Falcomatà. Occorrerà in tal senso lavorare anche sul collegamento tra la nuova struttura del partito e le rappresentanze in senso alle istituzioni locali. «Le cose che fanno le donne e gli uomini, consiglieri comunali del Pd, sono tantissime – ha detto la Bonforte -. E probabilmente non sempre vengono fuori i risultati prodotti. Anche questo sarà un compito mio, quello di esaltare le fatiche dei nostri consiglieri, ascoltare maggiormente i cittadini e cercare di portare nel dibattito le istanze dei reggini».

E tuttavia non è passata inosservata l’assenza all’Assemblea di ieri di una parte della pattuglia di stanza a Palazzo San Giorgio. E se il sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà ha comunicato per tempo la sua assenza per motivi personali, in quanto fuori città, ha fatto rumore quella di alcuni consiglieri. Alcuni, sottovoce, parlano di “sgarbo” nei confronti dell’Assemblea, del neo segretario provinciale appena proclamato, e anche del numero uno regionale del partito, il reggino Nicola Irto. La Bonforte però getta acqua sul fuoco delle polemiche che si potrebbero generare, assolvendo al suo ruolo: «C’è il presidente del Consiglio Vincenzo Marra, c’è Lucia Nucera, c’è Teresa Pensabene, Franco Barreca, altri non sono presenti ma probabilmente per motivi personali. Il sindaco ha mandato una comunicazione annunciando che non ci poteva essere».

Oggettivamente un po’ poco per un partito che, dopo aver “perso” la guida di Comune e Città metropolitana, deve ri-generarsi politicamente, apparendo più attento alle dinamiche di assegnazione di deleghe e incarichi che altro. Certo, questo fa parte della ri-organizzazione, in un’assise che conta più consiglieri tra le civiche (legate alla precedente sindacatura) che tra il Pd. «Credo che questo discorso della disunità, delle polemiche – ancora la Bonforte – vengano dall’esterno. Perché francamente io non l’avverto. Ci sono delle difficoltà oggettive organizzative, ma è anche vero che il partito è stato commissariato per diversi anni. Io credo che con la formalizzazione dell’Assemblea provinciale, e a giorni della formalizzazione e la proclamazione del mio incarico, le cose cambieranno».

Per la neo segretaria cittadina – la cui designazione rientra in una precisa politica di genere che ha visto un’altra donna, la sidernese Tania Bruzzese, alla guida dell’Assemblea dem – ne è una prova per esempio, «sembrerà banale ma non lo è, tutto ciò che hanno fatto le consigliere donne in queste ultime settimane rispetto alla giornata internazionale dei diritti delle donne. In città erano anni che non vedevo così tante attività messe in campo, dal Castello al Palazzo della cultura ad altre sedi».

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