Casa della Salute a Siderno, Fragomeni a Occhiuto: «L’ex Ospedale resti aperto»
Il sindaco scrive al governatore e all'Asp di Reggio: «Evitare di trasferire contemporaneamente tutte le attività esistenti»
Non spostare gli uffici del distretto sanitario della Locride dai locali dell’ex ospedale di Siderno, destinato a diventare Casa della Salute, grazie ad un finanziamento di 10 milioni di euro. E’ la richiesta ufficiale formulata dal sindaco Mariateresa Fragomeni inviata al governatore della Calabria Roberto Occhiuto e al commissario dell’Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi. «Non avendo le competenze tecniche adeguate per fare una valutazione – scrive il primo cittadino sidernese – da qualche giorno, mi è sorta la preoccupazione, forse ingiustificata, che nel momento in cui partiranno i lavori di ristrutturazione i suddetti servizi dovranno essere spostati in altro stabile. Se questa eventualità vi fosse, ritengo che si possa evitare di trasferire contemporaneamente tutte le attività».
Fragomeni ricorda «Che siamo in fase di progettazione (e pertanto si può prevedere come ovviare a questa problematica) e che interventi strutturali anche pesanti, sono stati realizzati in tutti i grandi ospedali calabresi senza che le attività fossero trasferite in una diversa struttura, anzi continuando a garantirle all’interno. Dunque se ciò è stato possibile negli ospedali, che hanno un’organizzazione particolarmente complessa e sono notoriamente carenti di spazi, penso sia possibile realizzarlo a maggior ragione in una struttura che eroga assistenza ambulatoriale, ha una notevole disponibilità di spazi e ben 4 ingressi indipendenti».
Siderno inoltre proviene da una tormentata fase gestionale amministrativa, che ha visto negli ultimi dieci anni l’alternarsi di più commissioni prefettizie, e solo da pochi mesi i cittadini sono tornati ad eleggere i propri rappresentati attraverso le elezioni. «Credo che in questo particolare momento della vita di questa città – ha epilogato Fragomeni – dare continuità alle attività sanitarie presso l’ex Ospedale avrebbe un particolare significato istituzionale e consentirebbe a tutti gli utenti di vedere con i propri occhi che i lavori effettivamente si svolgono e avanzano e non un cartello con su scritto “chiuso per lavori”, che tante volte non ha fatto ben sperare da queste parti».