mercoledì,Aprile 24 2024

Aeroporti Calabria, Sacal torna sotto il controllo pubblico

Formalizzato ieri il passaggio delle quote dal socio privato, Lamezia sviluppo srl a Regione e Fincalabra che ora detengono il 61,2% del pacchetto azionario della Società aeroportuale calabrese

Aeroporti Calabria, Sacal torna sotto il controllo pubblico

Lieto fine per il caso Sacal. Da ieri, infatti, la Società aeroportuale calabrese è nuovamente, e formalmente tornata sotto il controllo pubblico. A mettere la parola fine alla lunga ed estenuante trattativa che ha visto contrapposti la Regione Calabria e il socio privato che fa capo a Lamezia sviluppo srl della famiglia Caruso, è stato il Consiglio di amministrazione della Sacal che ha messo nero su bianco la cessione ufficiale delle quote in un rogito notarile vergato a margine della riunione.

Il prezzo non più “congruo” della trattativa

Il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto incassa il risultato dandone notizia attraverso una nota stringata in cui rende conto del fatto che la trattativa si è conclusa con l’acquisto delle quote da parte della Regione, al prezzo di 11 milioni e 995 mila euro. Appena cinque mila euro in meno rispetto alla richiesta iniziale avanzata dal socio privato, che aveva irrigidito i vertici della Cittadella che hanno sempre parlato di un “prezzo congruo” per il perfezionamento della cessione delle quote, allungando i tempi della trattativa che si trascina da novembre scorso, quando cioè Lamezia sviluppo aveva dato ampie rassicurazioni sulla volontà di cedere il proprio pacchetto azionario al prezzo di 12 milioni di euro.
Il successivo muro contro muro tra le parti, all’inizio del nuovo anno, aveva fatto temere per il peggio, in uno scenario in cui gli aeroporti calabresi continuavano ad annaspare ed a pagare le conseguenze in termini di cifre e voli della pandemia. Il continuo tira e molla ha preso una piega diversa solo lo scorso 4 marzo, quando Regione e Lamezia sviluppo hanno raggiunto l’intesa formalizzata proprio ieri davanti al notaio e dopo aver espletato i passaggi obbligatori di legge e di Statuto.

Occhiuto: «Pronti alla sfida»

Il risultato va al di là della mera compravendita delle quote, anche per via della situazione venutasi a creare nei mesi scorsi con l’ente di controllo Enac e con la minaccia concreta di veder ritirata la concessione a Sacal. Un momento di tensione che di fatto ha spaccato anche il fronte sindacale di fronte agli scenari ipotizzati dal presidente Occhiuto che, nonostante lo spettro del commissariamento, ha sempre sottolineato come l’unico obiettivo fosse la salvaguardia della società e dei suoi lavoratori
Oggi, grazie alla felice conclusione della vicenda, tra le quote della Regione Calabria e quelle di Fincalabra, società in house fondamentale per condurre in porto la trattativa, il soggetto pubblico raggiunge il 61,2% del pacchetto azionario di Sacal.
«Siamo pronti a questa nuova sfida – ha aggiunto Roberto Occhiuto – per rilanciare gli aeroporti di Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria, attrarre turismo e investimenti e rivitalizzare un comparto decisivo per lo sviluppo della nostra regione»

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