“Patto per Reggio”, ecco gli impegni del Comune per ottenere i 150 milioni dal Governo
Tra le misure, la riscossione coattiva affidata all’Agenzia delle entrate e nuovo impulso all’alienazione del patrimonio. Ma occorrerà un incremento della qualità e della quantità dei servizi
Dal “Patto per Reggio Calabria” e dal rifinanziamento del “Decreto Agosto” la nostra città ha ricevuto una dotazione finanziaria di circa 150 milioni di euro. In particolare, 137 milioni di euro, saranno da ripartire in un arco temporale che va dal 2022 al 2042 ed è inserito nella distribuzione più generale di risorse riconosciute dalla legge 30/21 e destinate a Comuni capoluogo e Città metropolitane con un disavanzo pro capite superiore ai 700 euro. Successivamente, la Conferenza Stato-Città, per il prossimo biennio, ha individuato risorse per circa 21 milioni che hanno origine dalla sentenza 115/2020 con cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto le buone prassi portate avanti dal Comune di Reggio con il “Decreto Agosto”.
L’erogazione del contributo è comunque subordinata alla sottoscrizione di un accordo – “Patto per Reggio Calabria” – per il ripiano per il disavanzo e il rilancio degli investimenti, in cui “il Comune si impegna, per tutta la durata in cui è beneficiario del contributo, ad assicurare, per ogni anno o con altra cadenza da individuare nell’Accordo, risorse proprie pari ad almeno un quarto del contributo annuo, da destinare al ripiano del disavanzo e al rimborso dei debiti finanziari”.
Gli impegni assunti
Lo schema dell’Accordo tra Palazzo San Giorgio e la presidenza del Consiglio dei ministri, è stato deliberato dalla giunta comunale il 28 marzo scorso e, si suppone a breve, sarà portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Intanto il Comune assicura risorse proprie pari ad un quarto del contributo previsto per il periodo di riferimento, “secondo la seguente distribuzione percentuale riferita al totale del concorso a carico del comune per il quinquennio: il 3,45% nel 2022, il 13,06% nel 2023, il 34,16% nel 2024, il 37,75% nel 2025, e il 11,04% nel 2026. Per ciascuno degli anni dal 2027 al 2042 il quarto a carico del Comune di Reggio Calabria verrà raggiunto in ragione d’anno”.
Le misura con cui il Comune assicurerà questi importi, relativamente al primo quinquennio, sono diverse – dalla valorizzazione delle entrate all’incremento della riscossione, dalla razionalizzazione dell’utilizzo di locazioni passive al contenimento della spesa – e Palazzo San Giorgio potrà assumere personale con contratto a tempo determinato con qualifica non dirigenziale da destinare al potenziamento dell’attività di accertamento e riscossione dei tributi e la gestione e valorizzazione del patrimonio con specifici profili professionali “sino ad una spesa aggiuntiva non superiore allo 0,08% a decorrere dal 2022, della media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione”.
Valorizzazione delle entrate
La valorizzazione delle entrate avverrà attraverso la ricognizione del patrimonio, l’incremento dei canoni di concessione e di locazioni e ulteriori utilizzi produttivi da realizzarsi attraverso appositi piani di valorizzazione e alienazione, anche avvalendosi del contributo di Enti ed Istituti pubblici e privati (è stata già avviata una prima interlocuzione con la società Invimit Sgr S.p.A attraverso specifico accordo di intenti lo scorso 16 marzo). In particolare, a partire dal 2022 si procederà alla cessione di immobili di proprietà dell’ente già inseriti nel Piano delle alienazioni. Sempre nel 2022 si avvieranno le procedure per ricorrere al contributo di istituzioni pubbliche e private per l’alienazione di altri beni del patrimonio stimato in via prudenziale in 23 milioni 811 mila euro al netto del valore dei beni da alienarsi nel 2022.
Incremento della riscossione
L’incremento della riscossione delle proprie entrate, con effetti a partire dal secondo semestre 2025, Palazzo San Giorgio lo vuole realizzare attraverso l’affidamento della riscossione coattiva all’Agenzia delle entrate – Riscossione (AeR) e/o a terzi iscritti all’Albo dei gestori dell’accertamento e della riscossione dei tributi locali, con l’anticipazione della consegna dei carichi.
Secondo il cronoprogramma, l’affidamento all’Agenzia delle Entrate dovrà avvenire entro la fine di quest’anno ma, ad ulteriore potenziamento e accelerazione del ciclo di recupero delle entrate, potrà farsi ricorso, tramite apposita deliberazione del Consiglio comunale, all’affidamento della riscossione coattiva di uno stock di entrate ad altri soggetti terzi iscritti all’Albo, a seguito dell’espletamento di idonea procedura di evidenza pubblica (l’ipotesi è una convenzione / contratto quinquennale) da indire entro il 31 dicembre 2022.
Servizi e riduzione di spesa per fitti
Palazzo San Giorgio nell’Accordo ha previsto anche un incremento della qualità, della quantità e della diffusione su tutto il territorio comunale dei servizi erogati alla cittadinanza, che però dovrà essere messa nero su bianco in un’apposita relazione annuale. Un obiettivo ambizioso, tenuto conto del punto di partenza. La rilevazione del livello di soddisfazione della qualità dei servizi avverrà attraverso l’adesione entro il 31 dicembre 2022 alla piattaforma “IO”, che è l’app dei servizi pubblici. Entro il 2030 si dovrà raggiungere una standardizzazione dei livelli ottimali di qualità raggiunti.
La razionalizzazione dell’utilizzo degli spazi occupati dagli uffici pubblici, al fine di conseguire una riduzione di spesa per locazioni passive, dovrà attuarsi in particolare con la riduzione della spesa per la locazione di immobili destinati a sede della società in house e la riduzione della spesa per locazioni destinate a scuole e/o ad altre finalità. Da cronoprogramma, l’operazione di riduzione della spesa prenderà avvio nel secondo semestre del 2023 con il trasferimento di Hermes in locali propri dell’Ente, e dal primo semestre del 2024 con la riduzione delle spese per fitti di locali destinati ad asili e scuole. Ulteriori interventi di riduzione del disavanzo, di contenimento e di riqualificazione della spesa, individuati in piena autonomia dall’ente tra cui il risparmio di costi per utilizzo anticipazione di tesoreria.