sabato,Ottobre 12 2024

Consiglio regionale, Multiutility torna in aula per le modifiche

La proposta di legge dovrà recepire uno degli emendamenti ossia l’inserimento dei comuni di Lamezia e di Corigliano-Rossano tra i membri di diritto del Consiglio direttivo d’ambito

Consiglio regionale, Multiutility torna in aula per le modifiche

La nuova legge sulla Multiutility per i rifiuti e i servizi idrici, fortemente voluta dal Presidente Roberto Occhiuto, tornerà in aula per essere modificata e recepire uno degli emendamenti – l’inserimento dei comuni di Lamezia e di Corigliano-Rossano tra i membri di diritto del Consiglio direttivo d’ambito – presentati dal capogruppo del Movimento 5 stelle Davide Tavernise, su cui lo stesso, nella seduta del 19 aprile scorso, aveva ricevuto dalla maggioranza di centrodestra, ampie assicurazioni di intervento in un secondo momento.

Quel momento è arrivato ieri, con il deposito a Palazzo Campanella di una proposta di legge che reca le firme di Pasqualina Straface (FI), Pietro Raso (Lega), Valeria Fedele (FI), Giuseppe Graziano (Udc) e proprio Davide Tavernise.

In sostanza la proposta di legge, che si compone di 4 articoli, è volta a modificare alcuni commi dell’art.8 della Legge sull’Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente, approvata dal Consiglio regionale.Le modifiche quindi riguardano sia l’aspetto numerico – al comma 2: comuni con popolazione uguale o superiore a […] – che sostanziale, con l’inserimento al comma 1, insieme a Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone e Città Metropolitana di Reggio Calabria, dei comuni di Lamezia Terme e di Corigliano-Rossano tra quelli aventi diritto a far parte del Consiglio direttivo d’Ambito.

Al comma 3 dell’art. 8 viene poi aggiunta la dicitura: “il comune appartenente ad una fascia demografica, di cui al comma 2, priva di rappresentanza in Tabella A, concorre all’elezione del rappresentante unitamente ai comuni facenti parte della fascia demografica immediatamente inferiore”.

Nella “Tabella A” sono riportati i dati numerici dei comuni (40 in totale) che faranno parte del Consiglio suddivisi per fascia demografica: alla provincia di Cosenza ne spetteranno 15, alla Metrocity di Reggio 10, alla provincia di Catanzaro 7, e 4 a testa per Crotone e Vibo.

Infine al comma 10 è aggiunta la frase: “I Sindaci dei comuni di cui al comma 2 secondo periodo, afferenti a fasce demografiche prive di rappresentanza in Tabella A, e i Sindaci dei comuni afferenti alla fascia demografica immediatamente inferiore, votano unitamente, designando il proprio rappresentante, con una sola preferenza, tra i Sindaci facenti parte di entrambe le fasce demografiche”.

Si completa così quella “intesa” tra la maggioranza di centrodestra e il Movimento 5 stelle che in aula aveva pure votato in maniera differente, non solo rispetto al resto dell’opposizione, ma anche tra i due componenti del gruppo che si erano determinati favorevolmente con Francesco Afflitto e con l’astensione proprio di Tavernise che si era visti accolti due dei tre emendamenti presentati.

E c’è da giurare che questo ennesimo capitolo della saga Multiutility avrà delle conseguenze – come annunciato anche da Amalia Bruni e da Antonio lo Schiavo – nei rapporti all’interno dell’opposizione.

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