venerdì,Marzo 29 2024

Inchiesta Magnifica, la denuncia del movimento Giovani sulla Strada: «Monopolio della lista Dedalo»

I giovani de La Strada puntano il dito contro il regolamento per le elezioni dell’ateneo

Inchiesta Magnifica, la denuncia del movimento Giovani sulla Strada: «Monopolio della lista Dedalo»

Il movimento Giovani sulla Strada denuncia il “sistema Mediterranea” e tutto il suo apparato che vede coinvolti alcuni politici locali. Al centro della conferenza di stamattina anche il processo “‘ndrangheta stragista” che vedrà presenza dei Giovani il prossimo 18 maggio a sostegno del pubblico ministero Giuseppe Lombardo e del procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, oggetto di nuove minacce da parte della ‘ndrangheta, come chiarisce Simone Alecci in introduzione.

Il presidente di Giovani sulla Strada, Francesco Nicolò, affronta lo scandalo dell’Università Mediterranea. «Viviamo in un luogo in cui non può esserci un futuro. Il nuovo rettore – spiega – loda il suo predecessore e parlare di dignità per un tal soggetto fa ridere». Tornando all’inchiesta, Nicolò affonda il colpo: «Ci sono state persone escluse da favoritismi. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni di studenti e studentesse che ringraziamo, che non si sono esposte perché rischiano ritorsioni da parte del sistema che denunciano. Il silenzio della politica ce lo siamo spiegato. Sappiamo per certo che Nicola Irto ha le mani in pasta con tutte le elezioni universitarie. Nulla di illegale, ma è un consigliere regionale che ha costruito un sistema di egemonia all’interno dell’università. Come? Grazie a un regolamento che prevede che per candidarsi alle elezioni si deve coprire l’80% delle cariche occupabili.

Sono 130 persone, su un ateneo come è la Mediterranea, è praticamente impossibile che un’associazione si possa candidare alle elezioni. In altre università ciò non avviene, perché esistono elezioni di dipartimento, da noi no: o si è una lista forte come Dedalo o si è tagliati fuori dagli organi amministrativi. Così le varie associazioni o convergono in Dedalo o sono escluse. Irto tiene riunioni nelle stanze del Consiglio regionale, nelle sue funzioni di consigliere regionale. C’è da riflettere».

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