giovedì,Aprile 25 2024

Comunali Villa, Santoro: «Il Ponte sarà l’ottava meraviglia del mondo»

Il candidato sindaco di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega punta alla continuità col governo regionale per reperire nuove risorse. Lungomare, Decreto emergenza e mobilità restano le priorità

Comunali Villa, Santoro: «Il Ponte sarà l’ottava meraviglia del mondo»

È Marco Santoro il nome che ha fatto sintesi all’interno del centrodestra che si presenterà unito alle comunali di Villa San Giovanni. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega lo hanno scelto al termine di un accesso dibattito interno agli azzurri dello Stretto, per una competizione che sarà orfana del Partito democratico e che lo vedrà contrapposto a due proposte civiche, una più quotata con Giusy Caminiti e l’altra con Demetrio Bueti.
Cinquantasei anni, sposato e padre di due figli, Marco Santoro è descritto come «persona mite, pacata, e cordiale».
Già amministratore a Palazzo San Giovanni, è anche responsabile dell’area risorse umane e formazione dell’Università mediterranea. Ma è anche Presidente del collegio dei Revisori dell’Ordine dei commercialisti di Reggio Calabria. La sua professione del resto servirà, se eletto, per provare a mettere ordine nei conti della cittadina dello Stretto, immaginando un modello partecipato di governo della città anche attraverso il lavoro sinergico con l’opposizione.

«Il nostro obiettivo è quello di riappropriarci della politica territoriale. Dobbiamo rimanere uniti, perché dove c’è unione c’è forza». Una sorta di raccomandazione ai suoi. Perché Santoro sente che l’obiettivo è alla portata, ma allo stesso tempo non si fa illusioni, perché la situazione è comunque delicata. «Sappiamo già che tutto questo periodo non è stato favorevole a Villa San Giovanni. C’erano tante aspettative ma con il dissesto delle casse comunali molte iniziative non potranno essere portate avanti, né si può intervenire nella tassazione. Subito dopo la competizione elettorale, naturalmente, bisognerà lavorare assieme, maggioranza e opposizione, per risollevare il territorio».
Santoro per questo fa leva anche sulla continuità politica da ritrovare nell’istituzione regionale, perché, dice, occorreranno risorse extra, che il centrodestra che governa la Regione può rendere più facilmente disponibili.

La lista

“Villa in Comune” è il nome della lista che lo supporta e la ricetta per risollevare la città è messa nero su bianco nel programma elettorale che si declina tra priorità e aree di interesse. Insieme a lui in questa avventura elettorale, un mix di esperienza amministrativa e di novità. Sedici nomi per undici posti che spettano alla compagine vincente: Alessandro Aragona, Anna Bellantone, Stefani Calderone, Domenico De Marco, Antonino Donato, Maria Idone, Giovanni Imbesi, Natale Isgro’, Filippo Lucisano, Massimo Morgante, Francesca Porpiglia, Caterina Prestileo, Daniela Rigolino, Rosario Sciarrone, Daniele Siclari, Valeria Versaci.
La sua campagna elettorale mira a riappropriarsi del rapporto col territorio e i cittadini, partendo dai quartieri e dialogando coi villesi in una ideale cooperazione con le associazioni e i comitati sui progetti che servono per il rilancio.

Il programma

Marco Santoro definisce il programma «ambizioso» anche se di completamento. La riqualificazione del Lungomare cittadino rappresenta forse la priorità delle priorità, insieme al mascheramento della variante ferroviaria di Cannitello. «Villa ambisce a non essere solo città di passaggio e di attraversamento da e per la Sicilia, ma – dice Santoro – punto nevralgico dello Stretto. Che possa concretizzarsi in vere e proprie politiche che sfruttino la risorsa mare quale volano di sviluppo dell’intero territorio». Attraverso il Decreto emergenza si punta quindi alla realizzazione del polmone di stoccaggio e dell’area di parcheggio, che rappresentano una priorità per il territorio dal punto di vista infrastrutturale.

«Un’attenzione particolare – aggiunge il candidato sindaco – va rivolta alla realizzazione di una città vivibile e accogliente con l’abbattimento delle barriere architettoniche, anche attraverso un piano quinquennale che parta dalla classificazione del patrimonio comunale e dei percorsi urbani». In questo segmento si inserisce anche il miglioramento delle strutture scolastiche, o anche il potenziamento e della valorizzazione della Protezione civile, con una struttura da realizzare in un’area già individuata che può essere funzionale anche all’Elisoccorso.
Tra gli obiettivi prioritari anche il completamento degli interventi mirati al contenimento dell’erosione costiera.

Il ponte

«Sono sicuro che il Ponte si realizzerà». Marco Santoro dedica molto spazio alla mobilità. Insieme all’ex sindaco Rocco La Valle (uno dei suoi sponsor politici) ha pubblicato un libro sul tema, parlando di uno «sviluppo impedito» ad una cittadina crocevia e punto di snodo fondamentale per la mobilità regionale, nazionale ed europea. Si punta alla continuità territoriale, ma anche alla metropolitana di superficie, come si spera di veder almeno avviata l’alta velocità e l’alta capacità, di cui manca ancora la progettazione definitiva.
«Sono sempre stato favorevole alla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina – spiega Santoro -. Ho visto le otto mila tavole che allora erano state realizzate, ed ho visto che cosa avrebbe rappresentato questa opera non soltanto per il territorio di Villa San Giovanni ma per tutta l’area dello Stretto. Naturalmente è l’ottava meraviglia del mondo che potrebbe dare ristoro a tutte quelle che sono le necessità che ci vengono dettate dall’Europa».

Per quanto riguarda il completamento dell’alta velocità e dell’alta capacità ferroviarie da Salerno a Reggio Calabria, Santoro si duole del fatto che ad oggi «nemmeno la realtà progettuale è stata messa in atto e quindi siamo sempre fanalino di coda rispetto alle opere che devono essere presenti sul territorio». Da qui la proposta: «Io chiederei sempre di invertire la realizzazione delle opere, partendo dal sud per arrivare al nord così almeno non si potrà dire, sì l’abbiamo fatto però ancora non è il momento per poterla realizzare, perché non ci sono le risorse o le imprese che dovrebbero realizzare questa opera strategica per il territorio».
Oltre a questo Santoro sottolinea i benefici che sarebbero scaturiti dal Ponte «non soltanto come opera in se, ma anche come opere compensative.

Penso all’unione in maniera particolare delle città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, con Villa San Giovanni a fare da trait d’union per la metropolitana di superficie che permetterebbe di arrivare dall’aeroporto di Reggio nel giro di un quarto d’ora al Policlinico di Messina, con tutte le varie soste all’interno del percorso. E questa era soltanto una delle tante altre opere previste, per non parlare anche della riqualificazione e risistemazione della struttura costiera, che avrebbe riportato Villa San Giovanni, Reggio Calabria, Scilla, Porticello e Cannitello a quello splendore che dovrebbero avere. Perché la protezione della costa – conclude Santoro – è una cosa fondamentale».

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