venerdì,Aprile 19 2024

Piana di Gioia Tauro, Imbalzano: «Lo sviluppo non passa solo dalla Zes»

Per il già consigliere regionale bisogna puntare anche se «completamento della diga sul Metramo e delle pedemontane, nonché realizzazione dello svincolo sulla A2 da parte dell’Anas»

Piana di Gioia Tauro, Imbalzano: «Lo sviluppo non passa solo dalla Zes»

«C’è voluta la drammatica siccità che si è abbattuta sul Centro-Nord, divenuta ormai una vera “Guerra dell’Acqua”, e che rischia di trasformarsi in una catastrofe economica – alimentare per l’intero Paese, per riproporre anche in Calabria il problema della gestione delle abbondanti risorse idriche   di cui dispone la nostra regione ,spesso inutilizzate per incapacità, insipienza e follia amministrativa,  come è avvenuto in questi anni per i tre invasi della provincia di Reggio. Ci riferiamo a  quello sul Menta ,che riguarda la Città di Reggio – come ogni anno puntualmente assetata – e l’Area Grecanica ; quello sul Lordo nel Comune di Siderno;  ma soprattutto la Diga sul Metramo, in località Castagnara  tra i comuni di Galatro e S. Pietro di Caridà,  una struttura gigantesca,un vero miracolo tecnico,  capace di 27 milioni di mc. d’acqua,   che interessa gran parte, almeno 50.000 abitanti,  del Comprensorio Pianigiano. Da  Presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari”  eravamo presenti  ed abbiamo rappresentato  la Regione, alla presenza   di  tanti Sindaci e del Consorzio di Bonifica di Rosarno, in quella assolata mattinata del  collaudo avvenuto nel 2013.» E’quanto afferma Candeloro Imbalzano, già Consigliere Regionale.

 «Avevamo assunto, intervenendo   in quella sede,  l’impegno a far finanziare le opere a valle per l’utilizzo potabile, agricolo, energetico, turistico ed antincendio  dell’impianto: impegno che, nella seduta del 21 luglio 2014  del Consiglio Regionale, con un emendamento da noi proposto ed approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale,nel corso della nostra relazione sulla nuova Programmazione Comunitaria  2014 -2020,avevamo puntualmente mantenuto. Un risultato straordinario che doveva  chiudere una vicenda che risaliva agli anni’70,   illustrato successivamente alla stampa nel corso di una conferenza tenuta presso la sede del Consorzio di Bonifica, i cui dirigenti  si battevano da anni  con noi su una questione così strategica per lo sviluppo del territorio pianigiano – aggiunge Candeloro  Imbalzano.

C’è voluta l’incoscienza della maggioranza di centro sinistra della legislatura  successiva , con il disinteresse  di chi rappresentava il territorio in Consiglio, per  permettere al presidente Oliverio di congelare ed ignorare quel deliberato  che  finanziava l’opera, peraltro mai revocato. Oggi, di fronte alla crisi epocale sulla disponibilità e l’utilizzo virtuoso delle risolse idriche già disponibili, ci  auguriamo  che l’ottimo presidente Occhiuto, il quale  fin qui ha dimostrato da par suo grande capacità, visione e sensibilità verso  le esigenze reali   di tutte le province calabresi, possa  reperire quei modesti finanziamenti , se possibile  tra i fondi FESR  dell’attuale Programmazione 2021-2027,  che consentano l’utilizzo multiplo di queste imponenti risorse  che darebbero respiro all’agricoltura di tutta la Piana  e  consentirebbero finalmente di valorizzare turisticamente uno splendido Comprensorio montano – continua  Candeloro Imbalzano.

 Al Governatore della Calabria , chiediamo altresì un energico intervento sull’ANAS  perché sblocchi il finanziamento di originarie 38 milioni di euro strappato col  “Decreto Sblocca Calabria” , per realizzare lo Svincolo sulla A2 in località “Misimizzi” di Laureana di Borrello,  di enorme importanza per lo sviluppo agricolo e  turistico  di tutta la vallata del Mesima e per il quale si battono  da anni gli amministratori interessati . Lo svincolo stesso  intanto toglierebbe dall’isolamento almeno 20 Comuni delle contigue province di Reggio e Vibo ma contemporaneamente  faciliterebbe l’accesso e lo sviluppo anche del  Comprensorio interessato dall’utilizzo delle acque della Diga sul Metramo.  All’ANAS va chiaramente detto che non può più reggere la scusa banale fin qui  addotta che  manca  il collegamento col  tratto finale della Pedemontana già costruita  fino a Laureana  e per la cui realizzazione –si tratta di appena 3 – 4  chilometri sul piano –  necessiterebbero  risolse irrisorie che la Regione, nel totale disinteresse della Metrocity e dei suoi amministratori  locali in questi anni,  potrebbe reperire in qualsiasi anfratto della Programmazione 2021-2027», conclude Candeloro Imbalzano. 

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