martedì,Aprile 23 2024

Politiche 2022, Brunetti e Versace in attesa della chiamata: e Reggio?

Nessun problema per i due vice del sindaco sospeso Falcomatà: in caso di candidatura la normativa non prevede le loro dimissioni

Politiche 2022, Brunetti e Versace in attesa della chiamata: e Reggio?

Matteo Renzi dice no al Pd. Calenda invece si allea con Letta. E le cose si complicano solo a metà per la città dello Stretto. In tempo di pace, quando i conti sembravano tornare e, soprattutto, le elezioni politiche erano lontane, Giuseppe Falcomatà, al momento della sospensione dopo la condanna per il caso Miramare, scelse Paolo Brunetti di Italia Viva come suo vicesindaco e Carmelo Versace di Azione come suo vice nella Città metropolitana.

Il leader di Italia Viva torna ad attaccare Enrico Letta e il Pd e ribadisce di voler correre da solo alle prossime elezioni del 25 settembre. Grane per Falcomatà per le decisioni prese a suo tempo: Brunetti quasi certamente sarà chiamato a candidarsi alle politiche e con Italia Viva non alleata del Pd.

Piuttosto che alla scelta dei due vice guardiamo al futuro della città. E in quel caso cosa succederebbe a Reggio che ha più di 20.000 abitanti? Sembra che i diretti interessati abbiano già sondato le acque.

La normativa stabilisce che «In ogni caso l’accettazione della candidatura a deputato o senatore comporta la decadenza dalla carica di sindaco. In caso di decadenza dalla carica di sindaco, la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio. Il consiglio e la giunta rimangono però in carica sino all’elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco».

Questa possibilità è da scartare. Anche se si tratta di scenari al momento non contemplati dalla normativa, che prevede il sindaco facente funzioni in caso di sospensione dalla carica del primo cittadino per effetto della legge Severino.

Il Comune potrebbe essere affidato ad un commissario? La risposta è no. Sia nel caso del sindaco del Comune che nel caso della Metrocity. Semplicemente perchè si tratta di “vicesindaco” in tutti e due casi e non di sindaco. Per intenderci se Falcomatà non fosse stato sospeso avrebbe dovuto dare le dimissioni per presentare la sua candidatura.

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