venerdì,Aprile 19 2024

Politiche 2022, Foti (Nm): «Aeroporto di Reggio in questo stato è offensivo»

Avviata questa sera la campagna elettorale con l'inaugurazione della segreteria sul Corso Garibaldi

Politiche 2022, Foti (Nm): «Aeroporto di Reggio in questo stato è offensivo»

E nel cuore della città di Reggio Calabria, al centro del corso Garibaldi, è sta inaugura questa sera la segreteria di “Noi moderati”. Un avvio di campagna elettorale che vede il candidato reggino, politico di lungo corso, Nino Foti concentrato su tematiche centrali per lo sviluppo della Calabria, una su tutte quella relativa ai trasporti e ai collegamenti.

«Abbiamo dato il via in tempi rapidi a questa campagna elettorale – ha spiegato Foti ai nostri microfoni – ma poche settimane sono sufficienti a dare un messaggio forte da parte del movimenti che, anche se di creazione recente, i contenuti dell’azione sono passati nel senso che sono quelli di affrontare dei punti fondamentali e per noi sono gli aeroporti, l’alta velocità e certamente l’investimento in capitale umano cioè sulla creatività, sulle competenze e le capacità del popolo calabrese che spesso vengono trascurate, non vengono messe in atto, soprattutto quelle dei giovani».
Ma le due priorità del movimento dei moderati per Foti «toccano le corde del cuore della gente perchè avere un aeroporto del genere in questo stato, con un solo volo, dire offensivo è poco.

Vuol dire che tutte le categorie e anche i cittadini che hanno necessità sanitaria altro non possono recarsi a Roma o viceversa e questo non è giusto, in particolare su un aspetto, l’Ita ad oggi è una società controllata dalla casa depositi e prestiti che controllata dal tesoro e vigilata delle commissioni Camera e Senato dei trasporti, è incredibile che nessuno abbia bloccato e sostenuto il rilancio di una infrastruttura di una città metropolitana che confina con un’altra ovvero quella di Messina per spingere affinché ci fosse una partecipazione per fare si che almeno da maggio a settembre ci fosse questo servizio che serve ai cittadini».

Per il candidato alle prossime elezioni fissate per il 25 settembre «oggi parlare di aeroporto senza risolve nemmeno il problema dell’alta velocità significa lasciare la Calabria e il mezzogiorno abbandonate e, quindi, tagliare in due l’Italia ancora una volta. Il progetto indicato da Giovannini non va bene perché il progetto che prevede 443 km cioè 50 km in più del tracciato originale. Questo significa offendere la Calabria dopo 11 anni di lavori. Nessuno ha capito che lasciare indietro la Calabria vuol dire lasciare indietro l’Italia perché lo sviluppo oggi può venire solo dal sud».

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