giovedì,Aprile 18 2024

Politiche 2022, Foti: «Prioritario l’Aeroporto del Mediterraneo»

Il candidato reggino del M5S ha le idee chiare: «Nuovo piano regionale di gestione rifiuti e rilancio di infrastrutture e trasporti»

Politiche 2022, Foti: «Prioritario l’Aeroporto del Mediterraneo»

La candidatura del medico Fabio Foti, che a Reggio Calabria è stato protagonista non solo dell’ultima tornata elettorale ma anche della task force che si è occupata della gestione della pandemia, era prevedibile tra le file del Movimento 5 Stelle. Torna a chiedere fiducia ai reggini pur consapevole che il movimento che rappresenta non si è mai radicato in città. Ma le idee non mancano e ha accettato la sfida consapevole delle difficoltà che questa terra impone.

Arriva nuovamente la sua candidatura. Una sfida che la vede impegnato sul territorio. Ma dopo il risultato delle ultime elezioni crede di potersi superare?

«Gli elettori reggini sanno che il Movimento 5 Stelle ha realizzato nella scorsa legislatura (pur con tutte le difficoltà che comporta il condividere le varie iniziative legislative con diversi partner) oltre l’80% del proprio programma ed è quindi una forza politica credibile che ha avuto il grande merito di esprimere come presidente del Consiglio Giuseppe Conte che – in una situazione di eccezionale difficoltà socio-economico-sanitaria – ha guidato il Paese con orgoglio e competenza guardando all’esclusivo interesse dei cittadini e portando a casa un incredibile risultato storico, i 209 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a garanzia di un futuro migliore per le presenti e le nuove generazioni. Quanto alla mia persona, dal 26 settembre gli stessi elettori potranno contare su un rappresentante istituzionale che dalla prima mattina alla tarda sera si occuperà con tutte le proprie forze del miglioramento della qualità di vita della propria comunità impegnandosi, in diretto contatto con i cittadini, a contribuire al raggiungimento degli standard di vita reale che adesso ci sono negati da una falsa libertà, dalla ‘ndrangheta e dal menefreghismo delle altre forze politiche dell’intero arco costituzionale, interessate – queste ultime – esclusivamente a biechi giochi di potere ed a strategie di equilibrismo politico antitetiche agli interessi della nostra gente che chiede solo di vivere una vita bella e dignitosa, lavorando e curandosi nella propria, meravigliosa, terra».

Il movimento 5 stelle ha le idee chiare a livello nazionale ma sul territorio reggino quali sono le priorità?

«Stesura e realizzazione del nuovo piano regionale di gestione rifiuti basato sulla strategia “rifiuti zero” che consiste nel passaggio dall’attuale modello lineare delle discariche ad uno circolare attraverso gli impianti della filiera del riciclo e di compostaggio (industriale, di quartiere, condominiale, domestico), le botteghe del riutilizzo e del riuso e le strategie di riduzione a monte del rifiuto».

Piano di rilancio intermodale delle infrastrutture: costruzione ex novo dell’Aeroporto del Mediterraneo in collegamento stabile hovercraft con la provincia messinese, sviluppo della metropolitana intermodale di superficie Monasterace-Rosarno con vetture “driverless”, porto e stazione marittima di Reggio Calabria finalmente a vocazione turistica e commerciale, creazione di una società pubblica di gestione per l’attraversamento stabile residenziale dello stretto, trasformazione della linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria da alta velocità di rete ad alta velocità reale, definitivo salto di qualità del porto di Gioia Tauro come vero gateway ferroviario sulle dorsali ionica/tirrenica e del retroporto per attività commerciali, turistiche e culturali), finanziamento dei macrolotti della nuova statale 106 ammodernata, messa in sicurezza e finalmente “smart”».

Sciogliere i principali nodi della sanità reggina: attivazione degli ambulatori 12 ore e 24 ore gestiti dai medici di medicina generale, dagli specialisti ambulatoriali interni e dagli infermieri di comunità; copertura completa del fabbisogno del personale del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria; cantierizzazione del Nuovo Ospedale di Palmi, riammodernamento o, in alternativa, costruzione ex novo dell’Ospedale di Locri; efficientamento del Poliambulatorio di Caulonia e delle Case della Salute di Siderno e Scilla.

Il suo partito non si è mai radicato profondamente su Reggio, come pensa di poter fare la differenza?

«Attraverso la qualità di un programma elettorale innovativo e coraggioso che, attraverso la coerenza e la credibilità delle cose fatte ed apprezzate dai cittadini, disegna una visione politica ben chiara per questa e le generazioni future: salario minimo, rafforzamento e perfezionamento del reddito di cittadinanza, cashback fiscale, cancellazione definitiva dell’Irap, taglio del cuneo fiscale per imprese e lavoratori, maxi rateizzazione delle cartelle esattoriali, stabilizzazione di “decontribuzione sud”, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, riscatto gratuito della laurea, sbocco immediato dei crediti d’imposta legati al superbonus edilizia ed altro bonus strutturali in questo campo, riforma del titolo V della costituzione per riportare la salute alla gestione diretta dello stato, contrasto alle mafie e lotta alla corruzione, lotta per i diritti civili per un’uguaglianza tra esseri umani e parità tra i generi, transazione ecologica».

Stiamo vivendo una profonda crisi economica relativamente al caro bollette quale sarebbe la ricetta del movimento per gli italiani?

«Tassazione del 25% sugli extraprofitti, scostamento di bilancio, revisione del sistema di formazione del prezzo del gas favorendone lo sganciamento dal mercato olandese caratterizzato da fenomeni speculativi».

Su Reggio aleggia una perenne crisi occupazionale perché i giovani dovrebbero fidarsi del m5s vista la disaffezione evidente alla politica?

«Perché il Movimento cinque stelle è l’unica forza politica che si occupa del lavoro e del futuro dei giovani attraverso le iniziative prima citate. Ma anche perché ha una precisa agenda in tema di prospettive a tutti i livelli, di ambiente, di qualità della scuola e dell’università, di aumento dei prezzi e di perdita del potere d’acquisto».

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