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Politiche 2022, Renzi sul rigassificatore di Gioia Tauro: «Fa bene Occhiuto, gli daremo una mano»

Tappa calabrese del leader di Italia Viva: «No al reddito di cittadinanza, i soldi vanno usati per creare posti di lavoro»

Politiche 2022, Renzi sul rigassificatore di Gioia Tauro: «Fa bene Occhiuto, gli daremo una mano»

Il tour elettorale di Matteo Renzi in Calabria è iniziato. Il leader di Italia Viva e alleato di Carlo Calenda è arrivato questa mattina a Lamezia, insieme all’ex ministro Maria Elena Boschi. 

Durante il suo intervento, nel corso dell’iniziativa “La Calabria sul serio”, Renzi non ha risparmiato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Quando dicevamo che si doveva prendere il gas dall’Adriatico altrimenti lo avrebbero preso i croati Giorgia Meloni diceva che ero schiavo delle lobby del gas. Giorgia, sei diventata schiava delle lobby come me? O forse dovresti chiedere scusa. Giorgia non fare come Fonzie,ammetti che sulle trivelle hai sbagliato». 

«Cafiero De Raho parlava delle storture del reddito di cittadinanza»

«Ho incontrato Federico Cafiero de Raho il 16 maggio a Ercolano – ha affermato il leader di Italia Viva – e ricordo cosa mi disse sulle storture del reddito di cittadinanza. Rispetto a quello che diceva lui io sono un moderato».

«Poi è chiaro – ha aggiunto Renzi – che si cambia idea dopo una candidatura. Ha detto un’altra cosa che sottoscrivo totalmente: il termovalorizzatore è l’unico strumento per contrastare la criminalità sui rifiuti. Il M5S ha fatto cadere il governo sul termovalorizzatore di Roma. Il M5S ha fatto un favore alla criminalità quindi secondo questa logica, parola di Cafiero de Raho. Evocano le piazze e la violenza fisica perché quando si scontrano sui contenuti hanno paura».

«Necessario creare posti di lavoro»

«Io sono per il lavoro, non per il reddito di cittadinanza in questo modo. Certo che dobbiamo dare una mano a chi non ce la fa. Certo che chi è povero deve essere sostenuto, ma bisogna aumentare gli stipendi, bisogna creare posti di lavoro, bisogna combattere la criminalità. Non si può educare all’odio ed alla violenza. Il presidente Conte ieri ha insultato noi, ma, soprattutto, ha insultato, le istituzioni» – ha detto ancora Renzi. «Quando io sono diventato presidente del Consiglio – ha aggiunto Renzi – per la povertà c’erano 20milioni di euro; quando ho lasciato la campanella a Gentiloni, sulla povertà c’erano 2 miliardi e 700 milioni di euro. Cosa vuol dire? Che bisogna mettere i soldi per la povertà per creare posti di lavoro ma quello che serve è un lavoro pagato bene. Questa è la differenza, che porta via il Mezzogiorno dal ricatto morale dell’assistenzialismo. Allora, creiamo posti di lavoroevitiamo che i giovani del sud debbano emigrare».

«Conte spieghi perché cancellò unità missione dissesto»

«Conte dovrebbe venire a raccontarci perché chiuse l’unità di missione del dissesto idrogeologico -ha affermato Renzi sul palco di Lamezia -. Nelle Marche ci sono stati undici morti. Quel torrente si chiama Mise, è un torrentaccio come tanti torrentacci che ci sono nel nostro Paese, che aveva già creato dei danni nel 2014. Da premier misi 45.100.000 euro per fare la cassa di espansione del Mise e con Renzo Piano mettemmo una struttura dedicata, ad hoc, per fare lo sblocco della burocrazia. Conte, il primo atto che fece, nel giugno 2018, è stato cancellare l’unità di missione».  

«Conte anziché minacciare fisicamente gli altri – ha aggiunto Renzi – vieni a fare un confronto civile su quelle cose che hai fatto. Facciamolo in Calabria un bel confronto su chi ha fatto qualcosa in questo nostro Paese; facciamo un confronto civile senza evocare le scorte, ma ragionando contemporaneamente e parlare concretamente dei contenuti».

Crisi energetica: «bisogna dire sì alle opere necessarie»

Renzi è intervenuto anche sulla vicenda del caro bollette «ora sta intervenendo il presidente Draghi e poi lo farà il prossimo Governo. Bisogna, però, anche dire sì alle opere pubbliche necessarie. Vale in Calabria ed in tutto il resto del Paese. Se sul Tap in Puglia avessimo ascoltato quanti si dicevano contrari, ora avremmo un Paese costretto a battere i denti. Meno male che qualcuno ha il coraggio di dire sì alle opere necessarie».  

«Solidarietà a Gratteri per le minacce ricevute»

«Credo sia giusto che arrivi una parola di conforto, forte ed affettuosa al procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che è stato oggetto di minacce. Uno può condividere o meno le opinioni di Gratteri: ad esempio sbaglia quando dice che la Cartabia sia stato il ministro peggiore. Non sono d’accordo con lui anche se non ho votato la Cartabia».

«Io rispetto al ministro Cartabia ho avuto opinioni diverse – ha aggiunto Renzi – e non dirò mai che è stato il ministro peggiore, anche perché, avendo visto Bonafede, la partita era semplice. Però Gratteri ha ricevuto delle minacce ed è giusto che tutti coloro che vanno a visitare in campagna elettorale e non solo, luoghi, regioni province della Calabria facciano sentire a Nicola Gratteri tutto l’affetto e la solidarietà delle istituzioni. Uomini e donne delle istituzioni fanno così, non usano la minaccia e l’istigazione alla violenza come strumento di lotta politica. Quindi, un abbraccio a chi combatte contro la ‘ndrangheta quotidianamente».

«Bene Occhiuto sul rigassificatore»

«Credo che Occhiuto faccia bene a candidare Gioia Tauro per il rigassificatore, così come credo che faccia bene a valorizzare Gioia Tauro e noi, con Ernesto Magorno, con Maria Elena Boschi e con tutti i nostri amministratori, siamo disposti a dare una mano al Governatore, anche se non siamo nella maggioranza, perché pensiamo che chi governa abbia sempre il diritto di avere l’aiuto delle istituzioni locali, specie il Governatore della Calabria» – ha detto Renzi. «Dopodiché, parliamoci chiaro: il rigassificatore a Piombino – ha aggiunto Renzi – deve essere fatto subito perché a marzo, poi, si batte i denti. Quindi, ben venga il progetto per il futuro su Gioia Tauro, anche per il rigassificatore, ma non deve essere messo in contrapposizione a Piombino».

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