sabato,Aprile 20 2024

Politiche 2022, Richetti a Taurianova per Scionti respinge le accuse di molestie sessuali

Il senatore di Azione ha dapprima incontrato gli imprenditori locali ascoltando le loro istanze e poi è stato protagonista di un incontro pubblico dove ha chiarito la vicenda che lo vede coinvolto

Politiche 2022, Richetti a Taurianova per Scionti respinge le accuse di molestie sessuali

La lunga mattinata taurianovese del senatore di Azione Matteo Richetti – giunto in città per sostenere la candidatura al Senato di Fabio Scionti – è cominciata alle 8.30 con una ricca colazione nel bar di famiglia dell’ex sindaco di Taurianova, dove – accompagnato dal sindaco f.f della Città metropolitana Carmelo Versace e dall’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta – ha incontrato diversi imprenditori locali, che gli hanno rappresentato le loro istanze, e il presidente regionale di Asnali Rosario Antipasqua, che invece gli ha presentato le dieci proposte dell’associazione per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese.

Dopo aver ascoltato tutti gli imprenditori, per lo più del settore dolciario, che si sono detti profondamente preoccupati per il prossimo futuro a causa dell’esponenziale aumento di bollette e materie prime, il senatore ha risposto a ogni quesito, evidenziando quelli che sono i propositi del “Fronte Repubblicano”, primo fra tutti promuovere politiche mirate di efficientamento energetico, dando il via libera alla costruzione di due rigassificatori e sbloccando i progetti per la produzione di energia eolica e sostenibile, perché a suo dire «bisogna fermare questa speculazione vergognosa».

Dopo circa 2 ore di faccia a faccia con imprenditori e commercianti, Richetti è stato protagonista di un incontro pubblico, tenutosi a Villa Zerbi, dove ha avuto modo di manifestare il suo sostegno a Fabio Scionti, candidato al Senato nel collegio plurinominale. All’incontro, moderato da Michele Anselmo, segretario provinciale di Azione, hanno preso parte, oltre a Versace e Aita anche, Federica Dieni, deputata di Italia Viva, l’ex garante dei detenuti Agostino Siviglia, candidato al Senato nel collegio uninominale, e Marisa Galati, candidata alla Camera nel collegio Vibo Valentia – Piana di Gioia Tauro.

Dopo i saluti di Aieta e Dieni, il primo a prendere la parola è stato Siviglia, che ha spiegato come il suo impegno in politica nasca «dalla volontà di libertà, perché questa implica partecipazione. Credo nel terzo polo, perché serve un partito come il nostro per marginare il populismo di destra e di sinistra». «Il progetto del terzo polo, che porta avanti l’agenda Draghi, guarda alle esigenze dei territori, con dei punti programmatici ben precisi, come bilancio, infrastrutture, lavoro, giustizia, istruzione, sanità e politiche per il Mezzogiorno, mirando a un corretto utilizzo dei finanziamenti», ha affermato la Galati.

Leggermente polemico il sindaco f.f della Città metropolitana Carmelo Versace, che richiamando il tema dell’approvvigionamento delle energie rinnovabili, ha ricordato la Diga del Metramo, «ferma da anni e che non si riesce ad aprire», puntando poi il dito contro il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, che sta battagliando contro la riapertura della discarica di Melicuccà, e contro le decisioni del governo Occhiuto circa l’Autorità unica per la gestione di acqua e rifiuti, sottolineando di non aver mai detto no alla costruzione di un termovalorizzatore, ma di aver «chiesto di mettere prima in sicurezza il bruciatore». Versace ha poi riconosciuto a Scionti il merito di aver lavorato – da consigliere metropolitano – al Piano strategico della Metrocity, «lasciandoci uno strumento normativo fondamentale per lo strumento del nostro territorio».

La parola è quindi passata a Scionti, che ha spiegato come, anche dopo aver concluso la sua esperienza amministrativa, abbia sempre sostenuto che «non si può vivere senza politica», sostenendo che «questa nuova avventura non è altro che una risposta all’esigenza di contribuire ancora. Ho sposato un progetto in cui mi ritrovo che mette nel piatto concretezza e competenza». Ricordando poi il periodo in cui da sindaco subì gravi atti intimidatori, Scionti ha raccontato dell’abbraccio che proprio Richetti gli diede in quell’occasione, invitandolo e spronandolo ad andare avanti. «Abbraccio che voglio rendergli – ha affermato Scionti, facendo riferimento alla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il senatore – perché senza di lui il terzo polo non avrebbe senso».

L’ultima parola è spettata a Richetti, che ha cominciato il suo discorso basandosi proprio su quelle accuse di molestie sessuali che gli sono state mosse. «Quando si sceglie di fare politica – ha affermato – si mettono in conto tante difficoltà. Quella che mi vede coinvolto è una costruzione macchinosa di fango a pochi giorni dal voto. Sono un politico che della lotta a ogni forma di violenza ne ha fatto un baluardo e ora mi vedo accusato di questo. Sono un uomo e un padre a cui è stata distrutta la vita, ma ho denunciato, vado avanti e non mi fermo». Detto questo, Richetti ha sostenuto che il 25 settembre bisogna «votare le idee» e guardare alla «competenza dei candidati. La Calabria ha determinazione e tenacia che va usata per il cambiamento. Dobbiamo decidere quale deve essere la vocazione di questa terra, che è una delle migliori d’Italia. Occorre mandare a Roma persone propositive che rispondano alle richieste dei cittadini. Dobbiamo tornare a essere esigenti nel rapporto tra parole e fatti, tra elettore ed eletto, che deve dare conto delle azioni che fa. L’Italia ha bisogno di concretezza e domenica mostriamo la forza della nostra presenza in politica».

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