sabato,Aprile 20 2024

Migranti a Reggio, Castorina presenta la mozione “Accoglienza sicura”

Il consigliere comunale del Pd deposita l’atto da discutere nelle commissioni: «Evitare l’utilizzo di luoghi non idonei con i disagi che ne derivano»

Migranti a Reggio, Castorina presenta la mozione “Accoglienza sicura”

Si torna a parlare dell’accoglienza ai migranti nella città dello Stretto. «L’accoglienza non può essere fatta a spese delle strutture sportive e dei luoghi di socialità ed è per questo che ai sensi dell’articolo 44 del regolamento del consiglio comunale ho depositato una mozione che venga discussa in Commissione e poi in consiglio comunale al fine di assumere una linea politica netta e chiara rispetto ad un problema che ciclicamente si ripete ma che non trova soluzioni» spiega in una nota Antonino Castorina, consigliere comunale del Pd.

«La circostanza per la quale subito dopo il loro arrivo i migranti vengano trasportati in luoghi non idonei a vere politiche di accoglienza e di sicurezza è un qualcosa che va impedito e regolamentato con soluzioni praticabili e che vedano tutti gli enti locali in prima linea con azioni concrete e risposte tangibili. Il Comune di Reggio Calabria su questo deve assumere una linea netta e condivisa.

È necessario istituire una authority che coordini a livello nazionale ministero, prefetture, associazioni ed amministrazioni – aggiunge Castorina – per consentire un’equa distribuzione degli arrivi nei porti consentendo al Porto di Reggio di Calabria, un hub attrezzato e funzionale in modo tale da evitare l’utilizzo di luoghi non idonei con i disagi che ne derivano.

Non servono tavoli istituzionali dove si rimpallano responsabilità e competenze, serve chiarire cosa vuole fare la Regione Calabria in termini di politiche di accoglienza e risorse da destinare a Reggio Calabria a partire dal supporto fattivo al grande lavoro che fa la Diocesi e le associazioni di volontariato per un tema , quello dell’accoglienza,  che non può essere esclusivamente oggetto di speculazione politica – chiude Castorina – per evitare che a pagarne le spese siano solo le società sportive private delle loro strutture».

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