Comune di Reggio, che fino hanno fatto i soldi di Patti per il Sud e React-Eu?

«La nostra è un’opera di volontariato verso la città». Nel giorno della presentazione della sua nuova giunta al Comune di Reggio Calabria, il sindaco che aveva accettato il ruolo di facente funzioni, Paolo Brunetti, lo aveva detto.

«La nuova giunta è stata determinata da fatti che vanno oltre la semplice organizzazione quotidiana del Comune reggino, da fatti che non ci rendono felici. Falcomatà era il sindaco, non vediamo l’ora che torni ad occupare quella sedia».

La volontà di un ritorno più viva che mai sicuramente, considerando la vita di palazzo San Giorgio e le difficoltà non semplici da affrontare.

Perchè accanto alle normali problematiche che toccano agli amministratori al Comune di Reggio ci sono anche continui fuochi interni da spegnere. E non è semplice. In tutto questo spreco di energie per evitare implosioni si sono persi di vista gli obiettivi.

Le sfide di Brunetti

Brunetti aveva accettato con la sua giunta il difficile compito di amministrare, nonostante le ardue premesse, da un lato per non lasciare nell’abbandono la città, dall’altro per evitare che si perdessero finanziamenti e occasioni fondamentali per i prossimi anni.

Ma che fine hanno fatto ì fondi del Pnrr e dove sono finiti Patti per il Sud e React-Eu?

React-Eu

Ormai un anno fa, a palazzo San Giorgio, veniva presentato lo schema dei progetti inseriti nel Piano operativo “React-Eu” che arricchiva gli assi del Pon Metro, dotando il Comune, complessivamente, di 162 milioni di euro da investire in opere pubbliche da realizzare o portare a compimento.

Risorse pari a 74 milioni da aggiungere alle 88 già programmate e che, nel caso specifico, entro il 2023 dovranno essere spese, sul territorio. Quanti di questi fondi sono stati programmati e usati?

Patti per il sud

E quale il destino dei Patti per il Sud. Ricordiamo che i Patti erano finiti dentro al Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Città Metropolitana, come annunciato a giugno, con conseguente riclassificazione del precedente strumento di programmazione.

Dove comunque il Piano di Sviluppo e Coesione di fatto si pone in continuità con la precedente linea di finanziamento dei Patti per il Sud.

E anche qui, gli investimenti programmati dalla Città Metropolitana che cronoprogramma seguono?

Tante domande alle quali al momento forse non si ha nemmeno la possibilità di rispondere, considerate le distrazioni politiche.