«A luglio ci sarà il collaudo». Così aveva annunciato al Reggino l’assessore comunale Rocco Albanese. Ma siamo a ottobre e del collaudo per il Parco lineare sud non si vede nemmeno l’ombra.
Non solo a luglio non è avvenuto il collaudo per l’opera tanto attesa dai reggini, piccolo gioiello di fronte al mare, ma nulla di fatto anche per il ponte che avrebbe dovuto unire il parco all’ultimo tratto del lungomare Falcomatà.
Del ponte erano state sbagliate le misure, ma anche in questo caso dall’assessorato erano arrivate assicurazioni sulla risoluzione dei problemi entro settembre. Ma così non è stato. In questi giorni vengono posate le colonne del ponte. Una incompiuta che il Reggino segue da tempo e della quale il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale adesso chiede conto.
«Ci ricordiamo ancora la famosa passeggiata in campagna elettorale nel 2020 – afferma Federico Milia, capogruppo di Forza Italia in consiglio – per la promessa che in qualche settimana si sarebbe aperto al pubblico il cantiere del parco.
A distanza di due anni si registrano errori tragici come quelle sulle misure di un ponte, piccolissimo rispetto alla grandezza del cantiere. Oltre che all’imponenza dei lavori, è un errore banale. Non sapere rimediare all’errore è più grave.
Anche se il grosso del lavoro è stato fatto, ci troviamo ancora di fronte a un’area di cantiere. Nonostante gli sforzi il rischio è di dover spendere altri soldi pubblici perché lasciando tutto alle intemperie e senza pulizia si dovranno spendere ulteriori soldi, con un aggravio di spese per tutti i reggini. Siamo oltre ogni limite di sopportazione perché questo dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della città. Speriamo solo che non resti un’altra incompiuta».
A fargli eco il consigliere Antonio Caridi: «Si fanno le inaugurazioni e poi si abbandonano i cantieri e le opere. Chiediamo all’amministrazione di seguire i lavori in modo corretto. Sono soldi pubblici che vengono buttati in modo non corretto».