venerdì,Marzo 29 2024

Crisi energetica, “Roccella Bene Comune”: «Spegnere l’illuminazione del Castello»

Il gruppo politico culturale si scaglia contro le scelte dell’amministrazione e invita a destinare risorse per aiutare i cittadini: «Abbandonare la logica dell’apparire»

Crisi energetica, “Roccella Bene Comune”: «Spegnere l’illuminazione del Castello»

«Stiamo vivendo un momento storico davvero difficile, a livello economico forse ancora più duro del lungo periodo della pandemia». Così il gruppo politico culturale “Roccella bene Comune” che in una nota sottolinea come la grave crisi energetica generata dalla guerra russa in Ucraina, sta causando conseguenze devastanti nelle famiglie e in tutte le attività produttive. «Famiglie e aziende sono davvero in gravissima difficoltà nel pagare le utenze elettriche e del gas che, negli ultimi 6 mesi, sono quadruplicate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso».

Purtroppo le conseguenze del caro-bollette hanno già fatto le prime “vittime” anche a Roccella: «Attività commerciali hanno staccato la spina ed hanno chiuso completamente, altre non aprono al pomeriggio, molte provano a resistere, ma i costi sono davvero insostenibili».

«L’Amministrazione del Comune di Roccella Jonica, in questo contesto – incalza il gruppo – invece di provare a fare dei risparmi laddove è possibile, continua, irragionevolmente, a tenere illuminato il castello, ed alcune vie di Roccella sono risultate immotivatamente illuminate anche di giorno, facendo ovviamente gravare i relativi costi sulle tasche di cittadini ed imprese già salassate».

Da qui una serie di contestazioni indirizzate all’Amministrazione Comunale, che «ha già portato da tempo tutte le tariffe ed i tributi ai massimi livelli, non si è fatta scrupolo di aumentare anche il costo del pasto giornaliero della mensa scolastica, dei loculi (peraltro già esauriti) e delle luci votive del Cimitero, dei parcheggi estivi, della Tassa sui Rifiuti (Tari) e della tariffa dell’acqua potabile».

Insomma per “Roccella bene Comune” «i nostri amministratori continuano a perseguire ostentatamente la logica dell’apparire senza tenere conto delle ragioni dell’essere, in spregio delle gravissime difficoltà nelle quali versano famiglie ed imprese e soprattutto i soggetti più fragili della nostra Comunità». 

Per questo, è necessario «invertire immediatamente questa insensata tendenza e per questo proponiamo che ogni risorsa disponibile (ovviamente di quelle residuate dopo gli sprechi estivi), sia immediatamente utilizzata per aiutare famiglie ed imprese in difficoltà, rinunciando anche a spese future per sfarzose luminarie natalizie».

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