sabato,Aprile 20 2024

Caro bollette, “Roccella bene comune” punta il dito: «Castello illuminato senza motivo»

Il gruppo politico culturale: «Utilizzare ogni risorsa disponibile per aiutare famiglie e imprese in difficoltà»

Caro bollette, “Roccella bene comune” punta il dito: «Castello illuminato senza motivo»

Il gruppo politico culturale “Roccella Bene Comune” punta il dito contro l’Amministrazione comunale. «Stiamo vivendo un momento storico davvero difficile – afferma – a livello economico forse ancora più duro del lungo periodo della pandemia. La grave crisi energetica generata dalla guerra russa in Ucraina sta causando conseguenze devastanti nelle famiglie e in tutte le attività produttive. Famiglie e aziende sono davvero in gravissima difficoltà nel pagare le utenze elettriche e del gas che, negli ultimi 6 mesi, sono quadruplicate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Purtroppo le conseguenze del caro-bollette hanno già fatto le prime “vittime” anche nel nostro paese. Attività commerciali hanno staccato la spina e hanno chiuso completamente, altre non aprono al pomeriggio, molte provano a resistere, ma i costi sono davvero insostenibili. L’Amministrazione del Comune di Roccella Jonica, in questo contesto, invece di provare a fare dei risparmi laddove è possibile, continua, irragionevolmente, a tenere illuminato il castello, e alcune vie di Roccella sono risultate immotivatamente illuminate anche di giorno, facendo ovviamente gravare i relativi costi sulle tasche di cittadini ed imprese già salassate.

Ciò non stupisce, considerato che l’Amministrazione comunale di Roccella Ionica, che ha già portato da tempo tutte le tariffe e i tributi ai massimi livelli, non si è fatta scrupolo di aumentare anche il costo del pasto giornaliero della mensa scolastica, dei loculi (peraltro già esauriti) e delle luci votive del Cimitero, dei parcheggi estivi, della Tassa sui Rifiuti (TARI) e della tariffa dell’acqua potabile. I nostri amministratori continuano a perseguire ostentatamente la logica dell’apparire senza tenere conto delle ragioni dell’essere, in spregio delle gravissime difficoltà nelle quali versano famiglie ed imprese e soprattutto i soggetti più fragili della nostra Comunità. 

E’ necessario invertire immediatamente questa insensata tendenza – conclude – e per questo proponiamo che ogni risorsa disponibile (ovviamente di quelle residuate dopo gli sprechi estivi), sia immediatamente utilizzata per aiutare famiglie e imprese in difficoltà, rinunciando anche a spese future per sfarzose luminarie natalizie».

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