giovedì,Aprile 25 2024

Condanna Falcomatà, Democratici e progressisti: «Intervenire sul vulnus di abuso d’ufficio e legge Severino»

A loro avviso se non si interviene subito «le amministrazioni rischiano lo stallo completo». Piena solidarietà al sindaco sospeso

Condanna Falcomatà, Democratici e progressisti: «Intervenire sul vulnus di abuso d’ufficio e legge Severino»

«Solidarietà e vicinanza al sindaco Giuseppe Falcomatà e a tutti gli amministratori ingiustamente condannati». Lo scrivono, in una nota stampa, i Democratici e progressisti dell’area metropolitana di Reggio Calabria che chiedono al Governo, conseguentemente a quanto anticipato dal Ministro Nordio, di «intervenire immediatamente per eliminare il vulnus dell’abuso d’ufficio e della legge Severino. Diversamente – sostengono – le amministrazioni rischiano lo stallo completo, così come le sfide di spesa e rinnovamento verrebbero inesorabilmente accantonate».

Riguardo alla condanna in Corte d’appello inflitta a Falcomatà e alla sua prima giunta, affermano: «Vengono puniti perché, con una deliberazione che non ha sortito alcun effetto, si erano proposti di concedere a una Onlus, per appena tre mesi, due stanze di un immobile che risultava abbandonato da oltre dieci anni, per realizzare delle mostre d’arte e attività culturali. Non era, dunque, previsto vantaggio o danno ingiusto per alcuno. Gli effetti di questa sentenza sono davvero incredibili e spropositati.

La pronuncia – aggiungono – riafferma, invece, tutti i limiti dell’abuso d’ufficio, la sua indeterminatezza e la mancanza di precisione nel definire le condotte punibili. La discrezionalità data ai giudici diventa, dunque, eccessiva e un simile reato può essere agitato come una clava per perseguire l’azione amministrativa. Ogni atto, infatti, implica un’assunzione di responsabilità che, di fronte alla vaghezza della norma, porta amministratori e dirigenti a stare con le mani legate dietro la schiena. Se non si interviene rapidamente, quindi, i sindaci e gli amministratori si troveranno ancor più in difficoltà, giusto per fare un esempio, davanti alla velocità delle scelte che impongono le nuove norme sul Pnrr».

Un appunto, poi, i Democratici e progressisti dell’area metropolitana lo riservano alla Legge Severino: «Va indubbiamente riformata. E’ eccessivamente repressiva anche rispetto a banali questioni di tipo amministrativo e non tiene in conto il sacrosanto principio della presunzione di non colpevolezza. Tutto ciò è inverosimile e riguarda tutti. La politica non può certo fare spallucce se di mezzo c’è l’equilibrio democratico e costituzionale».

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