venerdì,Aprile 19 2024

Condanna Falcomatà, il Psi: «Sospensione ingiusta»

I socialisti reggini: «Chi lancia attacchi si concentri a portare risultati per la città»

Condanna Falcomatà, il Psi: «Sospensione ingiusta»

«Il Partito Socialista Italiano esprime solidarietà e vicinanza al sindaco Giuseppe Falcomatà, agli amministratori ed ai dirigenti colpiti dal provvedimento giudiziario». In una nota stampa, il Segretario Giovanni Milana, l’Assessora Irene Calabrò ed il Consigliere comunale Antonio Ruvolo stigmatizzano «l’onda giustizialista d’opinione che si è abbattuta contro di loro». Il Partito rinnova «il suo pieno sostegno ad amministratori distintisi per capacità ed onestà nel loro operato».

«Il Psi è stato da sempre a favore dell’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e della legge Severino. Consideriamo sia stato un tragico errore del centro sinistra l’aver assecondato le forze populiste nell’impedire la riforma dei due istituti anche attraverso l’ultimo referendum. Ma non siamo solo noi ad invocare a gran voce – affermano ancora gli esponenti del Psi – l’abrogazione della Legge Severino. È il mondo degli amministratori locali, una miriade di sindaci e persone per bene che, ogni giorno, si impegnano per la collettività nella consapevolezza dei rischi che si nascondono dietro norme scivolose ed informi in nome della collettività che rappresentano».

«Come socialisti – affermano – restiamo garantisti dinanzi ad un paradosso giuridico che consente di congelare l’attività amministrativa di un Sindaco già dal primo grado di giudizio, con pesanti conseguenze per l’attività ed la vita di uomini e donne inseguiti, oggi come ieri, da una caccia alle streghe».

«Il sindaco Falcomatà può contare sul nostro appoggio sincero ed incondizionato. Non può essere una simile sentenza a fermare il percorso di rinnovamento che, con sacrificio e molte difficoltà, si è avviato per riparare guasti e danni di un passato improvvido».

«Chi in queste ore lancia attacchi ed anatemi pensi a lavorare per il bene della Città operando nelle sedi deputate a rilanciare il territorio, le imprese e sostenere le famiglie. La condanna di Falcomatà dovrebbe fare ragionare su un sistema che nella sostanza lega mani e piedi a quanti lavorano per il bene comune, a prescindere da schieramenti ideologici o di partito».

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