Scuole di Polistena, il sindaco Tripodi e il consigliere Pisano ai ferri corti
Il capogruppo di minoranza attacca l’amministrazione comunale sullo stato in cui versano le strutture scolastiche ma il primo cittadino non ci sta: «Opposizione col vizio della menzogna»
È ormai scontro aperto tra il sindaco di Polistena Michele Tripodi e il capogruppo di minoranza Francesco Pisano. Non è la prima volta infatti, che i loro alterchi si trascinino anche fuori dall’aula consiliare, con accuse reciproche. Oggetto della disputa questa volta è la condizione in cui versa la città e in particolar modo gli istituti scolastici polistenesi.
Le accuse di Pisano
«Chi ha i capelli bianchi non può che constatare che la Polistena di oggi è la bruttissima copia di quella di tanti anni fa – afferma Pisano -. Se si apre il sito del Comune si legge l’ennesimo comunicato propagandistico mentre nelle scuole della nostra cittadina crollano parti di soffitto. È notizia di questi giorni infatti, che nel plesso scolastico di Trieste, dove sono collocate classi di scuola primaria e infanzia, sia venuta giù una parte del soffitto in zone dell’edificio dove gli alunni possono accedere. Anche e soprattutto queste situazioni contrastano con la falsa fotografia di “paese dei balocchi e delle meraviglie” diffusa ad arte dagli amministratori e dal sindaco Michele Tripodi».
Per Pisano questa è «un’amministrazione che bada solamente agli annunci piuttosto che verificare la realtà delle strutture in cui quotidianamente portiamo e affidiamo i nostri figli e in cui operano docenti e personale. È demoralizzante constatare che strutture appena ultimate e consegnate presentano già segni che tradiscono un lavoro non eseguito a regola d’arte ed è ancora più demoralizzante prendere atto dell’immobilismo dell’amministrazione comunale davanti a queste situazioni. I polistenesi – conclude il capogruppo di “Polistena futura” – continuano a subire l’inefficienza politica di chi farebbe meglio a darsi da fare per risolvere i mille disagi dei cittadini piuttosto che affannarsi a tentare di nascondere il fallimento amministrativo di un decennio».
Il sindaco: «La menzogna è il pane quotidiano dell’opposizione»
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Michele Tripodi, che taccia Pisano di «mistificare attraverso l’uso di parole altisonanti la realtà delle cose denigrando l’immagine della città. Polistena – continua – a differenza di quanto sostiene falsamente l’opposizione, è una città bella, vivibile, accogliente, un esempio di comunità che invitiamo tutti a frequentare per rendersi conto della realtà che si vive. L’uso sistematico della menzogna sembra essere il pane quotidiano di certa opposizione che mente sapendo di mentire, cercando di dare un’immagine distorta della realtà. E per fortuna la realtà ci dice che Polistena è una città ben governata, con servizi che funzionano e scelte lungimiranti compiute da un’Amministrazione che ottiene successi veri, ultima in ordine di tempo la vittoria giudiziale nei confronti delle società di factoring che con le loro pretese hanno segnato irreversibilmente il destino di molti altri comuni, ma non a Polistena».
A detta del primo cittadino «questo però non fa notizia per certa opposizione, basta invece che si stacchi accidentalmente un metro quadrato di intonaco di un bagno di una scuola, peraltro messo subito in sicurezza, per gridare allo scandalo, al disastro, al coma profondo. L’amministrazione è vigile e attenziona costantemente tutte le scuole per garantire a scolari, insegnanti, operatori, i massimi livelli di sicurezza». Detto questo, Tripodi sottolinea che «ci sono ben tre cantieri aperti per la messa in sicurezza rispettivamente dell’asilo Villa Macrì, della scuola primaria Brogna e del nido di infanzia di contrada Villa. A breve sarà mandato in appalto il lavoro per la messa in sicurezza del plesso Salvemini e Custodia.
Per il plesso Trieste – continua – abbiamo già realizzato il progetto esecutivo che richiede un cospicuo finanziamento, poiché si tratta della scuola più antica di Polistena. Ma altri investimenti sono stati compiuti negli ultimi 10 anni, dunque recentissimi, nei plessi Brogna (I blocco), Jerace, Risorgimento, Belà, Villa Maria adeguando le rispettive strutture agli standard di sicurezza. Altra progettazione è stata avviata per i plessi Catena e Villa Maria. Oltre 6 milioni di investimenti, in parte realizzati, in parte in corso di realizzazione, documentabili in qualunque momento. Pertanto – conclude – se qualcuno cerca di creare confusione quella è la piccola e ripetitiva cerchia di oppositori il cui vizio di denigrare e procurare allarmi inesistenti è smentito dai fatti».