venerdì,Marzo 29 2024

La festa di Violi e la delusione di Papalia, a Sant’Eufemia vince il fairplay

Le prime parole del nuovo sindaco dopo il successo alle comunali: «Spero nella collaborazione della minoranza. Il paese deve risollevarsi»

La festa di Violi e la delusione di Papalia, a Sant’Eufemia vince il fairplay

«Voglio essere il sindaco di tutti, anche di chi non mi ha votato, ed auspico che anche dall’opposizione possa venire quella collaborazione che serve per aiutare il paese a risollevarsi». Questa la prima dichiarazione, nella notte elettorale e poco prima della festa sobria, del nuovo sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Pietro Violi, che ha parlato nella sua segreteria. Il primo ad abbracciarlo è stato Domenico Rositano, vigile del fuoco e ambinetalista, bandiera in tutto il comprensorio delle battaglie contro la discarica di contrada La Zingara, e poi via via sono arrivati dai 4 seggi tutti i i candidati e i sostenitori.

«Sento di dire grazie ai miei ragazzi – ha detto il primo cittadino – e anche a chi ci ha sostenuto perché questa è la vittoria di tutto il paese». A pochi metri, nella stessa piazza, nella segreteria dell’avversario Francesco Papalia visi mesti e nessuna voglia di commentare, un risultato che non è stato mai messo in discussione nello spoglio andato avanti fino all’una. Dei 2370 voti validi, 1323 sono state le preferenze andate a Violi e 1002 il totale di Papalia. «Partiremo dalle scuole, dalle strutture sportive e dalla pulizia della periferia», ha aggiunto il sindaco eletto nel turno straordinario dopo il commissariamento per ndrangheta del consiglio comunale. Il dato politico che consegnano queste Amministrative è anche la sconfitta del presidente della commissione regionale antindrangheta, il leghista Giuseppe Gelardi, tra i fondatori dello schieramento del concittadino Papalia. 

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