giovedì,Marzo 28 2024

Elezioni al Comune di Reggio, scendono in campo l’imprenditore Falduto e il team dei 30

L'idea è di creare un gruppo di persone professionalmente preparate e pronte ad operare, tra le quali, per sorteggio, si possa scegliere il primo cittadino

Elezioni al Comune di Reggio, scendono in campo l’imprenditore Falduto e il team dei 30

Ad ambire alla poltrona di palazzo San Giorgio c’è anche il team dei trenta, coordinato da Giuseppe Falduto, dal quale per sorteggio uscirebbe il nome del sindaco. L’imprenditore reggino, in un lungo post condiviso dalla sua pagina Facebook, racconta la sua idea di governo della città . «I have a dream! Io ho un sogno, che i miei figli ed i miei nipoti possano vivere in modo decoroso in una Reggio Calabria, bellissima come merita, della quale non doversi vergognare. Ho un sogno, oggi!».

È dicembre 2022 sul calendario ma, di fatto, sembra di essere nella primavera del 2025.

Falduto è infatti il secondo a parlare di elezioni nella città dello Stretto nel giro di pochi giorni. Ad aprire le danze era stato un altro imprenditore, medico ed editore televisivo, Eduardo Lamberti Castronuovo con un’ampia carriera politica alla spalle. Lamberti aveva sciolto le riserve e deciso di uscire allo scoperto.

Con Italo Falcomatà

Adesso è il tempo di Falduto che però non corre da solo, ma in team. In comune con Lamberti, già assessore della sua giunta, ha il legale con il sindaco Italo Falcomatà. Falduto chiarisce infatti: «Anni fa, nel 1993, feci parte dell’unione di persone che crearono quella Giunta che diede ad Italo la possibilità di essere ricordato fra i migliori Sindaci di questo territorio; un gruppo di persone affiatate, amiche fra loro, orgogliose della propria città, in grado di coordinarsi e di interloquire serenamente essendo tutte capaci e responsabili ed avendo tutte il medesimo obiettivo: rendere Reggio Calabria per come avrebbe dovuto essere, farla uscire dal buio inverno nel quale si trovava… passammo alla storia per “la Primavera Reggina”.
Il Professore Italo Falcomatà fu un grande collega, leale, collaborativo, disponibile, propositivo: concreto».

L’inadeguatezza di Giuseppe Falcomatà

«Il mio affetto per il suo piccolo Giuseppe fu tale che fui proprio fra i suoi sostenitori alla prima sua elezione». Falduto si era candidato nella lista del Partito democratico nel 2014. Poi però l’epilogo. Il cambiamento, la città che non si aspettava.

«Dopo avere constatato la sua inadeguatezza – afferma – proposi la mia idea alla cittadinanza basata sulla necessità di una Nuova unione senza però raccogliere alcuna adesione: troppe prime donne? o sono un personaggio che va ignorato? o ci sono troppi interessi di parte che vanno tutelati e una possibile unione di persone rischierebbe di metterli alla luce? Onestamente non lo so, ma io ci riprovo».

Il progetto politico

Falduto chiarisce poi come si muoverà nel suo progetto politico. «Il mio sogno – evidenzia – è di formare una sola lista, con 30 persone, tutte professionalmente preparate e pronte ad operare sin dal primo minuto dopo l’insediamento, che, per capacità ed esperienza, possano fare tutte il sindaco così da sceglierlo fra loro con un semplice sorteggio».

Il dream team

Una squadra, «Una sorta di dream team, affiatata e ricca di specialisti per ciascuno dei singoli settori nevralgici dei quali necessità il nostro territorio, dovrà portare avanti un piano programmatico, ben scadenzato e sincronizzato su tutti i settori, verso lo sviluppo ed il raggiungimento di obiettivi, semplici nel breve periodo e complessi nel lungo periodo, così da avere nei primi 5 anni segni tangibili e concreti di trasformazione e adeguamento del nostro territorio alle esigenze del nostro secolo; insomma, uscire da questo basso medioevo».

La scuola politica

Altro obiettivo sarà il coinvolgimento dei giovani. «Compito di ciascun elemento sarà non solo lavorare per portare avanti il progetto concordato ma formare gruppi di giovani così da renderli autonomi negli anni successivi al mandato; una sorta di scuola politica ed economica basata sull’esperienza concreta; non è possibile pensare che un sindaco o i suoi assessori invecchino dentro alle istituzioni senza tramandare ai giovani il know-how acquisito.

L’ultimo pensiero Falduto lo riserva al suo primo avversario conosciuto, Lamberti Castronuovo., che definisce «Persona abile e concreta, ma che, ripercorrendo la soluzione dell’uomo solo al comando, sicuramente, qualora venisse eletto, non riuscirà a raggiungere obiettivi di grande portata, così come accadrà nel caso volessi essere io l’uomo al comando o chiunque altro privo di superpoteri; del resto, lo abbiamo già visto cosa succede quando si cominciano a perdere le occasioni, cosa significa non riuscire a stare dietro alle enormi e continue necessità di una città così vasta nell’epoca attuale dove bisognerebbe avere un uomo esperto in tutte le materie».

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