sabato,Aprile 20 2024

Taurianova, il Consiglio comunale approva il bilancio tra le polemiche

Otto i punti all’ordine del giorno dell’ultimo civico consesso dell’anno che ha registrato la presenza di solo due consiglieri di minoranza

Taurianova, il Consiglio comunale approva il bilancio tra le polemiche

Si è concluso alle 13.10, dopo una discussione durata circa tre ore e mezza, l’ultima seduta dell’anno del Consiglio comunale di Taurianova, che tra gli otto punti all’ordine del giorno, vedeva anche il bilancio di previsione per il triennio 2023/2025. La seduta, che ha registrato l’assenza dei consiglieri di minoranza Nello Stranges, Daniele Prestileo e Filippo Lazzaro, dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si è aperta con la discussione relativa alla legge regionale del 20 aprile n. 10, riguardo l’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente e l’adesione all’Ente di governo “Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria”, che nella seduta precedente era stata ritirata.

L’adesione ad Arrical

A relazionare il sindaco Roy Biasi che ha spiegato quelli che sono ancora i lati oscuri della legge e i dubbi che lo stesso ha sollevato al governatore Occhiuto nel corso della riunione appositamente convocata. «L’aspetto più anomalo e sul quale ho insistito – ha spiegato il primo cittadino – è che venivano considerati allo stesso modo sia i comuni la cui acqua è gestita da Sorical, sia quelli che con quest’ultima non hanno niente a che fare. Non si possono trattare allo stesso modo i comuni che portano debiti, da quelli che portano risorse come nel caso di Taurianova. Pertanto abbiamo presentato una delibera dove dichiariamo di aderire ad Arrical ma non di acquisire le quote di Sorical, così al buio, riservandoci di prendere in considerazione la possibilità successivamente».

La parola è passata al consigliere di minoranza Fabio Scionti che convenendo col sindaco sulla decisione, dal momento che è obbligatorio, ha sostenuto che però ci sono degli aspetti da chiarire, primo fra tutti l’incasso derivante dalla bollettazione. «Se dal 1° gennaio sulle bollette comparirà il simbolo di Sorical, bisogna capire se le entrate, che avete calcolato in circa un milione e 600 mila euro, andranno nelle casse comunali o meno, dal momento che in sostanza Sorical dovrà prendere i soldi e poi restituirli, ma non sappiamo ne quando ne come».

Alle perplessità di Scionti, Biasi ha affermato che si è discusso di questo aspetto durante la riunione ed è emerso che «il bilancio non cambia, perché si tratta solo di far apparire un gestore unico. Si tratta di una situazione a pareggio, che eviterà i debiti che si andavano a creare con la società che veniva pagata dai comuni una volta che questi avevano riscosso dai cittadini. Ora è Sorical che prende direttamente i soldi. Nel nostro caso specifico, se a noi non fornisce alcun servizio, non può riscuotere le nostre tariffe e quindi continueremo a incassare noi». Biasi ha quindi spiegato che è previsto anche «un fondo rotativo dove i comuni potranno attingere per eventuali interventi, senza pesare sul proprio bilancio, ma anche questo punto è piuttosto oscuro.

Perplessità è stata manifestata anche dal consigliere di minoranza Simone Marafioti, sollevando la questione dell’onere per quanto riguarda la gestione dei lavori sulle reti idriche e il problema della tempestività in caso di emergenze, dal momento che la richiesta dovrà passare da Arrical e Sorical e non sarà più appannaggio del comune. Scionti ha così comunicato l’intenzione di astenersi insieme al consigliere Marafioti, per il semplice fatto che «ci sono ancora molti lati oscuri, come la suddivisione delle quote Sorical, che andranno per il 60% alla Regione e il restante 40% ai Comuni. Ciò significa che questi ultimi non avranno voce in capitolo. In più anticiperemo soldi ma incasseranno loro». La votazione ha così visto 10 favorevoli e 2 astenuti.

Il terzo punto riguardava il canone unico patrimoniale anno 2023, per il quale è stata confermata la tariffa dell’anno scorso. Il quarto punto invece, relativo alla verifica delle aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie da cedere in proprietà o in diritto di superficie, ha evidenziato la mancanza sia di aree che di fabbricati.

Il Dup e il bilancio di previsione

Il quinto punto, relativo all’approvazione del Documento unico di programmazione 2023/2025 e il settimo, relativo all’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 sono stati discussi insieme. A relazionare il sindaco, il quale ha sottolineato l’importanza di approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, sostenendo di essere tra i pochi in Calabria ad averlo fatto. «Abbiamo fatto di tutto per approvarlo entro la fine dell’anno – ha spiegato il sindaco – in modo tale da non accavallarci poi con il conto consuntivo e l’anno che sta per arrivare è un anno importante e non possiamo permetterci di impantanarci, perché partiranno lavori grossi con risorse importanti che superano i 30 milioni e altri di cui stiamo attendendo l’esito. Primo fra tutti il progetto per la nuova isola ecologica, la cui graduatoria di finanziamento dovrebbe uscire proprio oggi».

Detto questo il sindaco ha cominciato a elencare tutti i progetti in cantiere e di prossimo avvio e i finanziamenti ottenuti. «Abbiamo ottenuto – ha affermato Biasi – un finanziamento di un milione di euro per le strade, un’anticipazione di 5 milioni per la riqualificazione dell’ex casa della cultura, 4 milioni per la riqualificazione dell’asilo Pontalto, ci sono poi 3 milioni per la Circonvallazione, altri 2 per il dissesto idrogeologico. In cantiere abbiamo invece il palazzetto dello sport e il cineteatro, per il campo di San Martino invece, dobbiamo aspettare di recuperare qualche altra somma, dal momento che nonostante sia stato ammesso a finanziamento, il budget non copre le spese del progetto. Siamo in attesa di graduatoria anche per la riqualificazione del campo sportivo Tony Battaglia, del progetto da 9 milioni del ciclo integrato delle acque e dell’ingegnerizzazione delle reti. Altri interventi sono previsti nel sociale, ad esempio siamo in graduatoria per entrare nell’Azienda speciale che ci permetterà una gestione associata dei servizi sociali tramite un gestore unico che gestirà tutti i comuni in maniera collegiale.

Abbiamo poi stipulato una convenzione con l’Aterp – ha continuato – per riqualificare il palazzo che ospitava la biblioteca comunale e creare un centro diurno per i ragazzi disabili. In itinere anche il progetto Supreme, che ha visto la creazione del Borgo sociale per gli extracomunitari stagionali che si trovano nell’accampamento di contrada Russo, ottenendo 500mila euro di premialità per i servizi erogati e un ulteriore finanziamento di 3 milioni per l’integrazione sostanziale e definitiva dei migranti nel contesto sociale, attraverso la riqualificazione di alcuni immobili del centro storico. Questi, una volta rimessi in sesto, potranno ospitare i lavoratori agricoli, non solo extracomunitari. È previsto anche l’acquisto di tre pullman elettrici, due da 9 posti e uno da 18, che serviranno per accompagnare questi ragazzi non solo a lavoro ma anche in altri punti di interesse, con posti anche per le bici, che potranno essere utilizzati anche dai nostri concittadini.

Anche in campo sanitario – ha sottolineato il primo cittadino – sono previsti diversi interventi, avendo ottenuto la possibilità di ospitare nella nostra comunità una Casa della comunità e un Centro territoriale, di cui sarà destinatario il Poliambulatorio che, una volta riqualificato erogherà una serie di servizi sanitari di prevenzione e medicina territoriale. La commissaria Di Furia ci ha anche assicurato che verranno fatti interventi strutturali anche sull’ex ospedale. Intanto stiamo già ragionando e presentato una bozza di convenzione per il mantenimento e il potenziamento della postazione del 118, che al momento si trova in locali fatiscenti in un’ala dell’ex ospedale. Per scongiurare il pericolo che ci venga tolto, mettiamo a disposizione dell’Asp dei locali confiscati ad uso gratuito. L’Asp a sua volta si è impegnata a riportare a Taurianova il servizio vaccinazioni per i bambini, che un tempo si faceva al Polo sociale e poi è stata trasferito a Polistena e successivamente a Oppido.

Abbiamo cercato di sfruttare i fondi Pnrr in quasi tutti gli ambiti, e alcune di queste opere finanziate sono già in itinere, come i campi sportivi o il Parco dell’amicizia, che andrà riqualificato. Per poter usufruire di altri fondi del Pnrr, stiamo pensando di acquisire terreni per creare due nuove infrastrutture, in primis un nuovo cimitero, visto che abbiamo richieste di loculi ferme dal 1980, e poi un Parco urbano che permetta di esplicare attività di diverso genere, di cui abbiamo già il progetto. A breve inizieranno i lavori per l’ascensore e la copertura della biblioteca comunale. Ci sono anche dei privati che vogliono investire sul nostro territorio e a breve presenteranno un progetto che riguarderà il settore turistico. Perforeremo poi il secondo pozzo, di modo che quest’estate non avremo problemi di carenza idrica, riappalteremo il servizio di nettezza urbana e abbiamo definito la controversia relativa ai cani randagi, per i quali da qui a breve potremo fare affidamento al canile provinciale che vuole realizzare l’Asp».  

La polemica

La parola è quindi passata al consigliere Marafioti, il quale ha sostenuto che «è positivo che si vada ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre, ma mi stupisce il fatto di come il sindaco affronti la macchina amministrativa, come se fosse scevra del lato economico. Non sono le intenzioni che bisogna sapere, ma il quanto e il come. Tutte le opere citate sono caratterizzate da un’ipotetica funzione, ma soprattutto sono state presentate opere immaginifiche che vanno al di fuori dell’immaginario e che a Taurianova ritengo impossibile vedere realizzate. Inoltre, c’è l’intenzione di riappaltare il servizio rifiuti, la cui scadenza è fissata per aprile 2023 e ancora non c’è un capitolato. Per finire mi chiedo che fine hanno fatto gli 89mila euro per i comuni marginali, di cui non c’è traccia né nel Dup né nel bilancio».

A fargli eco il consigliere Scionti, il quale ha sostenuto che «la discussione sul bilancio sembra il libro dei sogni. Prendere finanziamenti in questo momento storico è facilissimo con il Pnrr, ma dopo 2 anni e mezzo nessun progetto è stato cominciato o terminato da voi. Almeno ci saremmo aspettati l’onestà intellettuale di riconoscere quelle opere lasciate in eredità dalla mia amministrazione, come il progetto Supreme, quello del dissesto idrogeologico o quello del cineteatro. Stranamente questa volta non è stato nominato il Piano strutturale, che per il terzo anno non parte, dopo che ci si è riempiti la bocca durante la campagna elettorale. Se si guarda missione per missione, non sono indicati i numeri.

La mia amministrazione è stata l’unica – ha continuato Scionti – ad aver consegnato gli alloggi di edilizia popolare mentre voi vi siete riempiti la bocca e non avete fatto nulla. In più, non c’è nessuna traccia di strategia per la gestione dei rifiuti. A soli tre mesi dalla scadenza del contratto, non c’è traccia di un capitolato o di un atto di indirizzo, forse perché lo affiderete a chi avete incontrato nelle stanze. Per gli anziani sono previsti zero euro mentre per le associazioni 10.000 euro, a differenza mia che non ha mai dato soldi alle associazioni. Addirittura ci sono voci inserite nel bilancio, come le politiche del lavoro e agricoltura, caccia e pesca di cui non c’è traccia nel Dup. Nessuna strategia per quanto riguarda il risparmio energetico».

Sull’edilizia popolare ha risposto il consigliere Raffaele Scarfò, il quale ha sottolineato che già l’anno scorso è stato consegnato un alloggio e altri 5 verranno consegnati a breve. Il consigliere ha poi rimarcato che «la gente preferisce ascoltare un’analisi dettagliata di quello che si andrà a fare piuttosto che annoiarsi con i numeri», sottolineando che «non è vero che nessuna opera è stata avviata, dal momento che ci sono i cantieri aperti del cineteatro e del palazzetto dello sport», e invitando i consiglieri di opposizione a frequentare di più gli uffici comunali.

Il sindaco Biasi dal canto suo ha rimarcato che da Scionti si sarebbe aspettato «obiezioni più pertinenti. Proprio lui che la biblioteca e il campo sportivo li ha chiusi, accusa noi di non aver investito. Abbiamo lavorato anche di notte per presentare progetti che non sono tutti finanziati con i fondi del Pnrr e soprattutto vi ricordo che abbiamo lavorato per un anno e mezzo sotto pandemia, quindi di fatto, abbiamo amministrato in regime normale solo per 6 mesi e abbiamo fatto di più di quello che avete fatto voi in 4 anni. Ci avete lasciato in eredità un appalto dei rifiuti, che non copriva nemmeno il 40% dei servizi previsti e siamo stati costretti a mettere dei paletti.

Stessa cosa con quello dell’energia elettrica che ci vincola per nove anni e che ogni volta che piove lascia al buio mezzo paese, senza la possibilità di interfacciarci con la ditta se non attraverso un numero verde come i normali utenti. Non è assolutamente vero – ha poi rimarcato Biasi – che sul nuovo appalto per il servizio rifiuti non c’è un atto di indirizzo, stiamo solo aspettando di vedere se ci finanziano la nuova isola ecologica e gli altri servizi che abbiamo in mente, per capire cosa chiedere alla nuova società, ma soprattutto noi non incontriamo nessuno nelle stanze segrete, come magari è stato fatto in passato per sistemare amici e parenti, tant’è che sono state aperte inchieste. Per determinate opere i soldi sono già in cassa e la nostra capacità di amministrare si vedrà se riusciremo a realizzare le opere previste».

Gli altri punti all’ordine del giorno

Dup e bilancio di previsione sono stati quindi approvati con il voto contrario di Marafioti e Scionti. Approvati anche il sesto punto (Tari – Approvazione del Piano economico finanziario (Pef) del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2023) e l’ottavo, relativo alla nomina del revisore dei conti per il triennio 2023/2025. Su quest’ultimo punto il sindaco ha chiarito che è in corso una verifica, perché dai dati Istat, il comune di Taurianova risulta essere sceso sotto i 15.000 abitanti e di conseguenza non c’è più un Collegio di revisori ma un revisore unico, mentre dai dati interni il comune è ancora sopra i 15.000 abitanti. Però, in attesa di definire la questione, la Prefettura ha già sorteggiato il revisore.

Articoli correlati

top