venerdì,Marzo 29 2024

Cinquefrondi, il Consiglio comunale chiede il ripristino del Fondo per le reti ciclabili

Su proposta del sindaco Michele Conia è stata approvata una mozione da presentare al Governo

Cinquefrondi, il Consiglio comunale chiede il ripristino del Fondo per le reti ciclabili

Una mozione per il “Fondo per le reti ciclabili urbane”, è stata approvata durante l’ultimo Consiglio comunale di Cinquefrondi, su proposta del sindaco Michele Conia. Secondo quanto spiegato dallo stesso primo cittadino, la decisione è stata assunta «alla luce del percorso intrapreso dall’attuale governo che, con la Legge di bilancio 2023 intende azzerare il “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane”, istituito dall’art. 1 comma 47 della legge 1260/2019 e, conseguentemente, definanziare i 94 milioni di euro già previsti per gli anni 2023 e 2024».

Il sindaco ha spiegato che la mozione nasce da una serie di considerazioni. «Il “Piano generale della mobilità ciclistica 2022- 2024” – ha affermato – approvato con decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili del 23 agosto 2022, ha definito per la prima volta nella storia italiana la strategia, gli obiettivi e le azioni per promuovere lo sviluppo della mobilità ciclistica nelle aree urbane e metropolitane, quale politica nazionale della mobilità e dei trasporti, alla cui attuazione erano destinate le risorse ora eliminate. I target da raggiungere entro il 2024, di aumento del 20% della quota modale di spostamenti in bicicletta e di incremento della estensione delle infrastrutture ciclabili, possono essere conseguiti solo con l’indispensabile concorso anche finanziario dello Stato.

Gli strumenti di pianificazione della mobilità delle Città metropolitane e dei Comuni si pongono target significativi sulla ciclabilità che necessitano, fondamentalmente, del concorso finanziario dello Stato, al quale la Legge 2/2018 attribuisce la competenza. Dal dossier “Non è un paese per bici”, pubblicato poco tempo fa da Clean Cities, FIAB, Kyoto Club e Legambiente, emerge un notevole gap di ciclabilità tra le città italiane e le leader in Europa, per colmare il quale sarebbe necessario quadruplicare i chilometri di percorsi ciclabili, per una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro da qui al 2030, attraverso un piano straordinario di promozione della ciclabilità urbana cui destinare 500 milioni l’anno.

Gli ultimi eclatanti episodi di violenza stradale e uccisione di ciclisti (sono già 106 le persone in bicicletta investite e morte sulle strade italiane quest’anno) – ha continuato Conia – rendono se possibile ancora più evidente la grave situazione di insicurezza stradale per l’utenza ciclistica e pedonale e urgente la messa in campo di un piano di interventi per ridisegnare le strade e introdurre in modo diffuso e continuo percorsi ciclabili e dispositivi di moderazione del traffico e della velocità in ambito urbano. Si ritiene quindi doveroso agire a tutela dei cittadini e dei Comuni del territorio metropolitano, per chiedere al Governo e al Parlamento l’immediato ripristino del Fondo in questione, stante anche l’interesse nazionale e internazionale che la tematica ricopre.

Inoltre, sempre più cittadini ricorrono a questa modalità di trasporto e il ruolo delle istituzioni è cruciale per innescare processi virtuosi di cambiamento. Si chiede pertanto – ha concluso Conia – che tale mozione sia approvata, così come hanno fatto e stanno facendo i comuni da Nord a Sud senza distinzione, in modo che possa essere insieme a tutte le altre approvate, richiesta forte e comune per ripristinare, e se possibile anche aumentare il finanziamento del “Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane” o, in ogni caso, stanziare apposite risorse con sviluppo pluriennale a partire da quest’anno, per sostenere interventi e progetti dei Comuni o per ampliare e mettere in sicurezza le reti di ciclovie urbane».

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