venerdì,Aprile 19 2024

Hospice Reggio, Nociti e Cannizzaro: «700mila euro per pensare in grande»

La struttura sanitaria, dopo l’accreditamento, potrà disporre di ingenti risorse messe a Bilancio dalla Regione. Già a gennaio 40 nuovi posti letto, e l’idea di ingrandire la struttura

Hospice Reggio, Nociti e Cannizzaro: «700mila euro per pensare in grande»

«È arrivato il compimento di un percorso virtuoso voluto fortemente da Francesco Cannizzaro, e definito grazie alla volontà del presidente Roberto Occhiuto e della sua maggioranza di centrodestra». È un emozionato Vincenzo Nociti ad aprire la conferenza stampa che ha come tema centrale l’Hospice e la sua sopravvivenza. Il Presidente della Fondazione “Hospice Via delle Stelle”, si riferisce allo stanziamento di 700 mila euro contenuto (grazie all’emendamento firmato da Giovanni Arruzzolo) nell’ultimo Bilancio approvato da parte del Consiglio regionale che, dice Nociti, «ci permetterà di guardare al futuro con più calma e programmare le sue attività».

Il presidente dell’Hospice benedice quindi lo «spirito nuovo» che anima questa fase, perché se è vero che «“nessuno si salva da solo”», è anche vero che ci vuole la volontà. Per questo a più riprese Nociti mostra di apprezzare il deputato Cannizzaro, «l’uomo del fare» che lavora con la testa e con il cuore. L’Hospice che ora è anche iscritto al Registro del Terzo Settore, che richiederà anche uno sforzo tecnico organizzativo non da poco, viene da anni di grande sofferenza, e i sacrifici – sottolineano i protagonisti – oggi vedono un momento di gratificazione.

«Quando sono arrivato all’Hospice c’era molta sfiducia, ma la cosa che mi dava più fastidio era la mancanza di visione strategica per il futuro» aggiunge Nociti che ricorda anche come da gennaio 2023 saranno accreditati nuovi 40 posti di accesso domiciliari. «Ma poi, facciamo tante attività, dal “day hospice”, a lungo fermo per problemi legati al Covid, a tanta formazione. Ora dobbiamo metterci tutti, subito, al lavoro perché l’Hospice è di tutti».

Nociti, quindi, chiarisce che il primo step da realizzare con l’arrivo dei nuovi fondi è «normalizzare il passato con le, purtroppo tante, situazioni debitorie, cercando di soddisfare le giuste pretese di chi ha lavorato con l’Hospice. La programmazione, invece, riguarda l’aspetto sanitario e dei dipendenti con tanti progetti in cantiere, tra cui l’attivazione degli ambulatori di prevenzione». Il presidente della Fondazione mostra però di guardare avanti e in grande per la città: «Dovremmo essere più campanilisti su questo tema» dice riferendosi al dibattito animatosi attorno all’idea della Facoltà di Medicina in seno all’Università Mediterranea, condannando i Soloni che hanno già dato parere negativo.

Particolarmente raggiante anche il deputato azzurro Francesco Cannizzaro che dispensa ringraziamenti: «Il primo grazie è rivolto ai dipendenti dell’Hospice perché oggi sono qua ad avviare un nuovo in inizio, e ieri erano agli uffici dell’Asp per protestare e rivendicare un sacrosanto diritto trascurato negli anni scorsi». Un diritto che potrà ora essere sanato grazie all’intervento della giunta del presidente Occhiuto. D’altra parte non è un caso che la conferenza stampa venga celebrata nella Sala Commissioni di Palazzo Campanella. «Se noi gli obiettivi li vogliamo raggiungere – ha incalzato il deputato – possiamo farlo unendo le forze anche a livello istituzionale al di là delle divisioni politiche. Se deve venire prima Reggio la provincia e la Calabria – dice parafrasando il suo ormai celebre motto – dobbiamo saper custodire e valorizzare quello che ci appartiene. E l’Hospice è una di queste».

Cannizzaro racconta quindi un aneddoto che riconduce a quando scoprì che l’Hospice era l’unica struttura in Calabria a non essere accreditata. «Lì scattò il senso di appartenenza» dice, raccontando della visita al generale Cotticelli, allora Commissario ad acta. «Era il 2020, e chiesi il perché del mancato accreditamento, e lo vidi cadere dalle nuvole. Poi capii in che mani fosse la sanità calabrese. Oggi però – è l’off topic della conferenza stampa – sono felice di rimarcare che finalmente, dopo dodici anni, riusciamo a sapere a quanto ammonta il debito sanitario. Pensavo peggio. Ma certo, è un dato molto importante, di quasi un miliardo di euro, ma intanto oggi è un fatto certo e sappiamo da dove ripartire». Ritornando all’Hospice, Cannizzaro ricorda che «ripristinare la normalità, allora, quando l’Hospice non operava a regime, significava ripartire dall’accreditamento».

Da lì ha inizio il nuovo percorso della struttura, che si conclude con l’impegno di un anno fa assunto dal Consiglio regionale con la deliberazione che impegnava la giunta a trovare le risorse.
«A distanza di un anno siamo qui ad annunciare i 700 mila euro. E per questo ringrazio Giovanni Arruzzolo per l’emendamento che lo ha permesso. Non sono pochi spiccioli – ancora il deputato – ma soldi che serviranno a dare linfa a questa struttura. Una linfa talmente consistente che ci porta a pensare in grande. Conoscendo la struttura e gli operatori riteniamo che possa divenire uno degli Hospice d’Italia. Oggi assumiamo l’impegno di continuare su questa strada». L’idea – c’è già un iter avviato per allargare il numero dei posti letto – «può essere considerata cosa fatta» dice Cannizzaro che lancia la nuova sfida: «Si è pensato, nonostante la bella location, di individuare una struttura ancora più grande perché l’Hospice è salvo per sempre e deve diventare la migliore struttura d’Italia».

Infine, Cannizzaro si dice «straordinariamente felice per la presidenza Nociti, perché è un bravo medico, un professionista serio ed ha anche una visione politica, che deve esserci per sviluppare la struttura. Il suo dinamismo e la sua capacità relazionale sicuramente col sostegno delle Istituzioni ci porterà a grandi risultati».

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