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Reggio, l’assessore Calabrò: «Comune verso normalità finanziaria dopo 10 anni di coma» – VIDEO

La responsabile del Bilancio: «La caduta dei vincoli darà respiro alla programmazione finanziaria amministrativa»

Reggio, l’assessore Calabrò: «Comune verso normalità finanziaria dopo 10 anni di coma» – VIDEO

«È come una persona che stata in coma 10 anni. Si alza, si sveglia, ma non può essere nel pieno delle forze. Inizia un percorso, una programmazione di ritorno alla normalità per un Comune che è stato dieci anni assoggettato a vincoli molto stretti».

Una metafora quella dell’assessora al Bilancio del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò che spiega lo stato dell’arte per l’amministrazione appena uscita dal piano di riequilibrio, le cui rigide misure erano state imposte dal 2013.

Il piano di riequilibrio

Dopo il commissariamento del Comune, per garantire gli equilibri finanziari, la procedura dello Stato era servita a salvarlo alle acque melmose del dissesto. Un aiuto che aveva visto come contraltare severe misure di contenimento della spesa.

«Il piano di riequilibrio è chiuso al 31 dicembre – afferma Calabrò – entro trenta giorni si dovrà relazionare alla Corte dei conti sull’andamento e sulle risultanze.

La Corte si pronuncerà e provvederà a dare raccomandazioni e direttive, insieme agli aggiustamenti necessari. In questi 10 anni, oltre ad avere le difficoltà del piano di riequilibrio, un Comune di 180mila abitanti come il nostro, ha subito evoluzioni normative, difficoltà socio-economica, da ultimo covid e guerra.

Il contesto locale del piano di riequilibrio già ha messo a dura prova la tenuta finanziaria dei conti. Ora è visto in un contesto più ampio della ripresa dell’Italia, alla luce delle attenzioni dell’Europa del Pnrr».

Le agevolazioni

Dal punto di vista locale, per i cittadini, cosa cambierà? L’assessore riassume le misure alle quali è stato necessario adattarsi in questi dieci anni.

«I vincoli principali riguardavano la possibilità di assumere oltre un certo numero di percentuale, la possibilità di accendere dei mutui per investimenti, la razionalizzazione delle società partecipate. La caduta dei vincoli darà respiro alla programmazione finanziaria amministrativa, ma sarà sempre una programmazione oculata.

Dal punto di vista tariffario, che è quello che più interessa alla cittadinanza, anche questo va visto all’interno di un contesto più ampio (sempre in base all’andamento della riscossione che va monitorata), si potrà pensare di iniziare a ripristinare le agevolazioni che in 10 anni non abbiamo potuto dare; quindi introdurre i sistemi di premialità che finora non è stato possibile mantenere».

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